L’ennesimo colpo da maestro di Chiara Ferragni: farsi raffigurare come la Madonna, grazie ad un abile fotomontaggio, in cui il suo volto appare al post di quello della Vergine, così come lo aveva concepito l’autore del dipinto, Il Sassoferrato, pittore del 600. L’immagine è apparsa tra quelle che pubblicate all’interno di un’intervista su Vanity Fair, e che l’influencer ha poi riproposto anche sul suo profilo Instagram. Ma l’immagine non è passata inosservata al Codacons, che adesso vuole sporgere denuncia per blasfemia.
Chiara Ferragni raffigurata come la Madonna: la denuncia del Codacons
Non è la prima volta che l’opinione pubblica, o le associazioni, si scagliano contro l’imprenditrice digitale più famosa del mondo. Ogni suo post suscita sempre un vespaio, tra commenti acidi e punzecchiature da parte degli invidiosi, anche se ci sono persone che invece le amano in modo viscerale. Ma nella cattolicissima Italia, evidentemente, vedere la Ferragni raffigurata come la Vergine, ha suscitato la stessa indignazione di quando Madonna (la cantante), si mostrò in un video mentre baciava un Cristo di colore. Erano altri tempi, ma a quanto pare questo tipo di retaggio, nel nostro Paese, non morirà mai.
La denuncia
“Presentiamo un esposto alla Procura della Repubblica e al Ministro dei beni culturali Dario Franceschini affinché intervengano su quella che non è una provocazione, ma una grave mancanza di rispetto per i cristiani, per l’intero mondo religioso e per l’arte in genere. L’immagine che raffigura la Ferragni nei panni di una moderna Madonna con bambino dipinta da Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato sfrutta la figura della Madonna e la religione a scopo commerciale, essendo noto come la Ferragni sia una vera e propria ‘macchina da soldì finalizzata a vendere prodotti, sponsorizzare marchi commerciali e indurre i suoi follower all’acquisto di questo o quel bene”, scrive il Codacons in una nota, chissà i cristiani cosa ne penseranno davvero, si saranno indignati?
Interpellato anche il Papa
L’esposto, precisa l’Associazione, è stato inviato anche a Papa Francesco, affinché si pronunci contro tale squallida e inutile provocazione. Ma forse il Pontefice ha altro a cui pensare.
