Dopo il caso del pandoro gate di Balocco griffato Chiara Ferragni, sembra che anche le aziende della Pantene e Perfetti la scaricano. Come noi tutti sappiamo l’influencer non sta affatto passando un bel periodo della sua vita professionale.
Chiara Ferragni anche Pantene e Perfetti la scaricano
Per Chiara Ferragni questo di sicuro non è il miglior periodo della sua vita professionale. Infatti dopo il caso del pandoro gate sono arrivati i primi guai per l’influencer. Tuttavia lo scandolo giudiziario le sta sicuramente portando degli enormi danni a livello di immagine, ma anche con le collaborazioni dei noti brand del mercato italiano e non. Ma solo alcune settimane fa, ad esempio, Safilo aveva già deciso di interrompere il suo rapporto con la Ferragni. Ora però sembra che anche le aziende Pantene e Perfetti abbiano intenzione di lasciarla, almeno è quello che anticipa Selvaggia Lucarelli.
La giornalista, proprio attraverso le sue storie Instagram, ha riportato che le due aziende avrebbero deciso di abbandonare l’influencer, anche se questo potrebbe essere come sembra. Ovvero, il fatto che le aziende abbiano lasciato la Ferragni non sarebbe strettamente correlato alla vicenda giudiziaria in cui è coinvolta. Infatti, stando alle testimonianze raccolte da Fanpage.it, Perfetti ha spiegato:
Trattandosi di una Limited Edition era già previsto il ritiro graduale dell’invenduto dal mercato dal mese di novembre delle scorso anno, anche se questa comunicazione è effettivamente recente ma in altri punti si è già provveduto in passato. C’è bisogno di liberare spazio, come sempre accade.
Quindi, secondo l’azienda, la campagna pubblicitaria tra Chiara Ferragni e Perfetti starebbe volgendo naturalmente al suo termine. Per quanto riguarda Pantene, invece, l’azienda non si è ancora espressa in merito. Nonostante tutto ciò, sembra che Chiara Ferragni si sta godendo una bellissima giornata in montagna. Si presume infatti che stia con i suoi amici, visto che Fedez, solo poche ore fa, ha pubblicato alcune storie in cui si sta allenando.
