Chiara Ferragni è stata ufficialmente rinviata a giudizio per “truffa aggravata” in merito alla vicenda nota come “Pandoro gate”. Dopo mesi di indagini, la Procura ha deciso di procedere penalmente contro l’influencer per il caso legato alla vendita del Pandoro Balocco firmato Ferragni.
Chiara Ferragni a processo per truffa aggravata
Secondo l’accusa, la campagna pubblicitaria lasciava intendere che parte del ricavato dalla vendita del dolce sarebbe servita a finanziare la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing. Tuttavia, la somma destinata alla beneficenza era già stata stanziata, rendendo il messaggio promozionale fuorviante. Una situazione simile si è verificata con le uova di Pasqua di Dolci Preziosi.
Il decreto di citazione diretta a giudizio è stato notificato agli avvocati di Chiara Ferragni questa mattina, e la prima udienza è prevista per settembre.
L’Antitrust aveva già multato Ferragni per pubblicità ingannevole, sanzione che l’influencer ha accettato e pagato senza ricorrere in appello. Diversamente, l’azienda Balocco aveva deciso di impugnare la sanzione da 420.000 euro, ottenendo un rinvio da parte del TAR.
Per quanto riguarda le uova di Pasqua, Chiara Ferragni ha raggiunto un accordo con “I bambini delle fate”, donando 1,2 milioni di euro. Ciò ha impedito ulteriori procedimenti legali.
Accordo con il Codacons e la decisione della Procura
Dopo le denunce del Codacons, il mese scorso Ferragni ha accettato di risarcire i consumatori, annunciando una donazione di 200.000 euro a favore delle donne vittime di violenza. Ora, però, la Procura ha affidato il caso al pubblico ministero, portando ufficialmente l’influencer a processo per truffa aggravata.
