Si tratta di un’apertura epocale, un nuovo capitolo nella storia della Chiesa cattolica. Dopo anni di silenzio e di diniego, la Chiesa cattolica di Francia ha fatto “un timido passo, ma senza precedenti”, verso il riconoscimento dei figli dei sacerdoti.
Figli dei sacerdoti riconosciuti
A riportare la notizia è il quotidiano francese Le Monde. Stando alle informazioni del giornale, tre figli di preti sono stati ricevuti, in seguito alla loro esplicita domanda, per la prima volta da un responsabile ecclesiastico francese e a giugno testimonieranno davanti ad alcuni vescovi.
Tutti e tre sono membri dell’associazione francese Les Enfants du silence (I Figli del silenzio), che conta una cinquantina di figli di ecclesiastici.
L’incontro, che fino ad oggi era rimasto confidenziale, ha avuto luogo il 4 febbraio scorso a Parigi fra le mura del “Congresso dei vescovi di Francia”, l’associazione dei vescovi e dei cardinali del paese.
Per un’ora e mezza, il segretario generale del Congresso, Olivier Ribadeau-Dumas, ha ascoltato le testimonianze su un soggetto che fino a quel momento era sempre rimasto un tabù, in Francia come negli altri paesi europei di tradizione cattolica.
Una discussione “cordiale e costruttiva”, ha raccontato Olivier Ribadeau-Dumas a Le Monde spiegando di avere visto la “sofferenza” di questi uomini e di queste donne considerati come frutto del peccato, rigettati dalla loro comunità, cresciuti in clima di vergogna e di segretezza.
Un dialogo che Anne-Marie Jarzac, presidente de “I Figli del Silenzio” e lei stessa figlia di sacerdote, ha lungamente aspettato. “E’ stato un momento commovente” racconta la donna, oggi 67enne. “Per la prima volta abbiamo sentito che la Chiesa ci apriva le porte, che non c’era più diniego e rifiuto ma ascolto e una presa di coscienza di quello che abbiamo vissuto”.