A Chieti sono morti tre padri di famiglia durante il lavoro in seguito all’esplosione della fabbrica. I tre uomini erano operai della Sabino Esplodenti. L’esplosione sembra avvenuta nel corso di una normale operazione di lavoro. Il dolore delle tre comunità che piangono la scomparsa dei tre operai.
Chieti, morti tre padri di famiglia nell’esplosione della fabbrica
Il dolore e l’incredulità delle morti da parte delle tre comunità della provincia di Chieti, che piangono i tre padri di famiglia scomparsi nell’esplosione della fabbrica: Nicola Colameo 46 anni di Guilmi, Paolo Pepe 45 anni di Pollutri e Carlo Spinelli 54 anni di Casalbordino.
Erano tutti e tre operai della Sabino Esplodenti, impegnati in uno degli ultimi giorni di lavoro prima delle feste di Natale da passare con le loro famiglie. Il giorno dopo il dramma, avvenuto il 21 dicembre 2020, di Casalbordino, provincia di Chieti, tre comunità sono distrutte dal dolore.
Le storie dei tre padri di famiglia
Paolo abitava nel centro storico di Pollutri con la compagna Anna e il figlio Nicholas che compirà 3 anni tra pochi giorni. Molto conosciuto in paese, da qualche anno attivo con l‘Avis Pollutri dove ricopriva la carica di vicepresidente. Nicola lascia la moglie e due ragazzi di 14 e 16 anni, Carlo una compagna e tre figli.
Il Sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci ha dichiarato: “A Dio, Carlo. A Dio, Paolo. A Dio, Nicola. A nome di tutta la comunità esprimo i miei più sinceri sentimenti di cordoglio a coloro che sono stati colpiti da questa immane tragedia. Gli incidenti sul lavoro che spezzano le vite umane sono avvenimenti difficili da comprendere. Esprimo tutta la mia vicinanza, in questo momento di dolore, ai familiari per aver perso il proprio caro in maniera così violenta. La nostra vicinanza va’ anche alle comunità di Pollutri e di Guilmi che insieme a noi piangono le vittime di questa tragedia. Il giorno del funerale del concittadino Carlo Spinelli sarà decretato il lutto cittadino.”
Le indagini sull’esplosione della fabbrica
La Sabino Esplodenti è una ditta che da quasi cinquant’anni si occupa dello smaltimento di materiale esplosivo. Le tre vittime sembra stessero trasportando razzi di segnalazione per barche da smaltire.
Saranno le indagini dei carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore di Vasto Gabriella De Lucia, a spiegare la tragedia. Spetterà poi ai vigili del fuoco aiutare gli investigatori a fare chiarezza sull’incidente.