Cronaca

Chioggia, 25enne uccide di botte il gattino della fidanzata: era geloso perché le era stato regalato dall’ex ragazzo 

Chioggia gattino ucciso botte
Il piccolo Green con la sua padrona
Chioggia gattino ucciso botte

Shock a Chioggia, in provincia di Venezia, dove un gattino è stato ucciso di botte da un ragazzo di 25 anni. Il micio è deceduto dopo giorni di agonia a causa delle gravi ferite riportate. Come è emerso il 25enne, fidanzato della padrona del gatto, avrebbe ucciso l’animale poiché geloso visto che le era stato regalato dal suo ex ragazzo. La padrona ha sporto denuncia nei confronti del 25enne.

Chioggia, gattino ucciso di botte da un 25enne: era geloso perché era un regalo dell’ex fidanzato della sua ragazza  

In base alle prime informazioni emerse la padrona del micio, Green, in fase di denuncia ha spiegato che si si era dovuta allontanare da casa per un’intera giornata e aveva chiesto al fidanzato di dare qualcosa da mangiare al suo gatto e al suo cane. Una volta rincasata ha trovato una scena raccapricciante: sangue sulle tende, sulle pareti della stanza sul soffitto e sul pavimento, mentre il piccolo Green era su un armadio in fin di vita.

La ragazza ha chiesto al fidanzato cosa fosse successo e il 25enne le ha risposto: “L’ho picchiato perché aveva sporcato in casa”. La giovane, con l’aiuto della madre si è recata a Padova dove ha trovato l’unica clinica veterinaria aperta. Dopo alcune ore il ragazzo ha confessato di aver massacrato di botte il gatto poiché era “geloso” visto che l’animale era regalo di un precedente fidanzato della sua ragazza.

Quest’ultima, dopo aver interrotto la loro relazione, si è rivolta alle forze dell’ordine per sporgere denuncia nei confronti del 25enne. Nonostante gli sforzi dei veterinari, le condizioni di Green erano critiche e si sono aggravate finché il gatto è andato in arresto cardiaco probabilmente a causa delle numerose emorragie interne ed è morto.

La denuncia

“Fino a quando dovremo assistere a questi barbari gesti verso creature indifese? – ha detto Gabriella Gibin, presidente del comitato Tutela ambiente animali che nei giorni scorsi aveva aiutato la ragazza, confermando che aveva sporto denuncia.

“Quante lacrime dovremo versare ancora prima che vi rendiate conto che queste persone sono pericolose per la società? È giunto il momento di inasprire le pene per chi maltratta e uccide gli animali. – ha aggiunto – Vogliamo giustizia per Green e per tutti gli altri innocenti che hanno subito lo stesso triste destino prima di lui”.

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