Trovano un’ancora romana lavorando l’orto dietro la chiesa a Chioggia, la cedono ad un museo ma vengono lo stesso denunciati, questo per una legge degli anni Trenta. Ecco quello che è successo nella cittadina veneta.
Trovano ancora romana a Chioggia, la cedono ad un museo ma vengono denunciati
Due anziani, il sagrestano volotario Giuseppe Nordio e l’amico ex operaio Montedison Renzo Marchesan, stavano arando l’orto dietro una chiesa quando hanno portato alla luce un reperto archeologico, un’ancora di epoca romana in buono stato di conservazione. A quel punto i due decidono di portare il reperto ad un muse senza sapere che così facendo violavano una legge degli anni ’30 che stabilisce che i materiali interesse archeologico, indipendentemente da dove vengano rinvenuti, appartengono allo Stato, e perciò non devono essere rimossi. Così sono finiti per essere denunciati.
Una legge controproducente
Nonostante volessero fare una buona azione, i due amici si sono trovati imputati. A distanza di una decina di anni, i due sono morti, ma il fatto è emerso nel corso di un convegno tenutosi a Palazzo Grassi. La norma per cui i due sono stati denunciati, non ha più ragione d’esistere, ha fatto notare all’evento lo storico Luciano Bellemo.