Il decreto del presidente del consiglio che ha trasformato tutta l’Italia nella cosiddetta zona di sicurezza – in vigore dal 10 marzo – ha efficacia fino al 3 aprile. A questo ne è seguito un altro, qualche giorno dopo, che ha disposto invece la chiusura dei servizi non essenziali fino al 25 marzo. Ma il numero dei contagi che non accenna ancora a diminuire e mostra, anzi, che la fine dell’emergenza è ancora lontana, sta spingendo il governo a varare nuove misure che proroghino quelle già esistenti.
Chiusura di attività e scuole per il coronavirus oltre il 3 aprile
“Abbiamo evitato il collasso del sistema, le misure restrittive stanno funzionando, ed è ovvio che quando raggiungeremo un picco e il contagio comincerà a decrescere, almeno in percentuale, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima.
Al momento non è ragionevole dire di più, ma è chiaro che i provvedimenti che abbiamo preso, sia quello che ha chiuso molto delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza”.
L’appello di Conte
“Bisogna usare il buonsenso e agire tutti con la massima consapevolezza, le sanzioni penali per chi trasgredisce ci sono e verranno applicate in modo severo e sono d’accordo con quei sindaci che hanno chiuso anche le ville e i parchi, una cosa è fare attività sportiva un’altra è trasformare i luoghi pubblici in punti di assembramento, cosa inammissibile. Al momento non sono previste altre misure restrittive di largo respiro, ma se non saranno rispettati i divieti dovremo agire”.
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