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Ciclista travolto e ucciso a Foggia, arrestato il presunto pirata della strada: avrebbe “confessato” al carrozziere

Ciclista investito e ucciso a Foggia, il responsabile confessa

L'incidente

Il presunto responsabile dell’incidente mortale avvenuto il 29 ottobre sulla statale 17, che collega Foggia e Lucera, è stato arrestato. Si tratta di un medico in pensione di 77 anni, accusato di aver investito e ucciso Roberto Casiello, un ciclista di 61 anni. Secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine, l’uomo, subito dopo l’impatto, non si sarebbe fermato per prestare soccorso, scegliendo invece di fuggire dal luogo dell’incidente.

Ciclista investito e ucciso a Foggia, il responsabile confessa

Il medico, che si trova ora agli arresti domiciliari, avrebbe in seguito ammesso l’accaduto a un carrozziere, al quale avrebbe confessato di aver “investito una persona”. Quest’ultimo, ascoltato dagli inquirenti, ha poi riferito la confidenza ricevuta, permettendo così alle autorità di rintracciare il presunto pirata della strada.

Le indagini si sono concentrate sia sulla dinamica dell’incidente sia sul movente della fuga, cercando di chiarire se l’uomo fosse sotto l’effetto di sostanze o se vi fossero altre ragioni dietro il gesto di omissione di soccorso. Sul luogo dell’incidente, sono stati raccolti elementi che avvalorano l’ipotesi che l’uomo non abbia nemmeno tentato di fermarsi dopo l’impatto.

Il caso ha suscitato un’ondata di indignazione, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza stradale e sull’obbligo morale e giuridico di prestare soccorso. La comunità si è stretta attorno alla famiglia di Roberto Casiello, ricordato come una persona appassionata della bicicletta e attenta alla sicurezza

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