È morto per schiacciamento Domenico Campanile, il biker travolto e ucciso sabato scorso in via Fra’ Generoso a Salerno.
L’autopsia, eseguita dal medico legale Nicola Maria Giorgio su incarico della Procura di Salerno, ha confermato che il peso della balla caduta dal mezzo pesante ha provocato lo schiacciamento della cassa toracica della vittima, rendendo impossibile ogni possibilità di salvezza. Il perito si è riservato 40 giorni per depositare la relazione ufficiale come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Ciclista travolto a Salerno: Domenico Campanile morto per schiacciamento
Nel procedimento sono coinvolti più consulenti tecnici. L’avvocato Bernardino Lombardi, in rappresentanza della moglie della vittima, ha nominato il medico Antonio Lombardi. Per la difesa dell’amministratore della società Prt, l’avvocato Giovanni Annunziata ha scelto come perito il dottor Antonio Mirabella.
Nel collegio difensivo figurano anche gli avvocati Federico Cioffi ed Enrico Pepe per gli altri indagati, mentre il penalista Alfonso Quarto assiste il fratello della vittima. È stata riconosciuta come parte civile anche l’altro biker rimasto ferito nell’incidente, attualmente ricoverato all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Terminato l’esame autoptico, la salma è stata restituita alla famiglia.
L’inchiesta e le accuse
La Procura di Salerno, guidata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli e dal vicario Luigi Alberto Cannavale, ha iscritto tre persone nel registro degli indagati: l’autista del tir, l’amministratore della società Prt di Sarno, responsabile del carico delle ecoballe, e l’amministratore della Vienna Trasporti, la ditta incaricata del trasporto.
Secondo le prime ricostruzioni, le ecoballe – ciascuna del peso di 2.500 chili – sarebbero state caricate e accatastate su tre file senza l’adozione di adeguati sistemi di fissaggio, come cinghie o protezioni laterali. Inoltre, il rimorchio del tir non avrebbe garantito le condizioni minime di sicurezza per la circolazione, aggravando i rischi del trasporto. Gli investigatori hanno inoltre accertato che l’autista viaggiava a velocità sostenuta al momento dell’incidente.
I rilievi tecnici all’interno dell’azienda di trasporto sono stati condotti già nella giornata di sabato dagli agenti della Squadra Mobile di Salerno, nell’ambito dell’indagine tesa a ricostruire la dinamica dei fatti e accertare eventuali responsabilità.
Sicurezza stradale: un incontro al Comune
La tragedia ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale per i ciclisti a Salerno. Ieri mattina, presso il Comune, si è svolto il primo di una serie di incontri tecnici per individuare soluzioni efficaci, in particolare per la zona del porto e le aree limitrofe alla Costiera Amalfitana.
Alla riunione hanno partecipato gli assessori alla Sicurezza, Claudio Tringali, e alla Mobilità, Rocco Galdi, il comandante della polizia municipale Rosario Battipaglia, tecnici del Comune, rappresentanti della Capitaneria di Porto e dell’Autorità Portuale. “Abbiamo analizzato la situazione del Viadotto Gatto e di via Croce – ha dichiarato l’assessore Tringali – per valutare eventuali divieti ai ciclisti e, al contempo, individuare percorsi alternativi più sicuri”.
L’amministrazione sta inoltre attendendo i risultati di uno studio di fattibilità condotto dall’Università per verificare la possibilità di rendere via Croce a doppio senso di marcia. “Una volta completata l’analisi – ha aggiunto Tringali – valuteremo eventuali nuove regolamentazioni del traffico”.
Un’altra questione critica riguarda l’elevato numero di tir che percorrono quotidianamente il Viadotto Gatto. “Ogni giorno transitano circa duemila mezzi pesanti, un flusso eccessivo che pone problemi di sicurezza e incide sulla stabilità della struttura”, ha sottolineato l’assessore.