Cronaca

La Cina ha sconfitto il coronavirus? Ecco come ha fermato il Covid

La Cina ha evitato la seconda ondata da Covid ed ora la sua economia torna a crescere. Ma come ha sconfitto il coronavirus? Ecco come ha fermato il virus.

La Cina ha sconfitto il coronavirus? Ecco come

Mentre il resto del mondo lotta per contenere la pandemia di covid-19, la Cina pianifica la ripresa economica per i prossimi anni.

Secondo i dati ufficiali, la Cina è riuscita ad abbattere la curva dei contagi e così è riuscita ad evitare la seconda ondata che invece sta colpendo l’Europa. Ma come ha fatto a contenere il contagio?

Covid in Cina: 20 nuovi casi e nessun decesso

Solo due giorni fa, la Cina registrava 20 nuovi casi di positività  (11 casi a Shanghai, 2 casi nella Mongolia interna, 2 casi nello Shaanxi, 1 caso nell’Hebei, 1 caso nello Shanxi, 1 caso nel Fujian, 1 caso nel Guangdong e 1 caso nel Sichuan); 1 nuovo caso sospetto, importato dall’estero (a Shanghai), e nessun decesso.

Come ha fatto la Cina a non avere più casi covid?

Un articolo pubblicato sulla rivista medica The Lancet – Infectious Diseases intitolato “China’s successful control of Covid-19” illustra le motivazioni per cui la Cina è riuscita a tenere sotto controllo la pandemia nonostante fosse stata l’epicentro del virus e il Paese inizialmente con più malati e morti. Questo è stato possibile soprattutto grazie a:

  • un sistema centralizzato di risposta alle epidemie
  • restrizioni molto severe (durante il lockdown solo un membro della famiglia era autorizzato a uscire di casa per comprare beni di prima necessità, per esempio)
  • un efficace sistema nazionale di contact tracing
  • la capacità di aumentare la produzione di mascherine e camici clinici
  • l’accettazione dell’uso obbligatorio della mascherina da parte della popolazione senza polemiche o esitazioni
  • un controllo della trasmissione locale che ha lasciato poi il posto alla prevenzione della diffusione del virus dai casi importati.

La maggior parte degli adulti cinesi ha vissuto la SARS e ciò ha fatto sì che la società fosse molta attenta e consapevole di ciò che può causare un’epidemia di coronavirus. “Altri Paesi non hanno ricordi così freschi di una pandemia”, dice Xi Chen della Yale School of Public Health. Un’altra differenza con l’Europa è che solo il 3% della popolazione anziana cinese vive in case di riposo, luoghi ad alto rischio. “La rapidità di risposta della Cina è stata cruciale”, aggiunge il dott. Gregory Poland, direttore del Vaccine Research Group della Mayo Clinic di Rochester, USA.

“In Cina hai una combinazione tra una popolazione che prende sul serio le infezioni respiratorie ed è disposta ad adottare interventi non farmaceutici, con un governo che può imporre forti limitazioni alla libertà individuale, che non sarebbe considerato accettabile nella maggior parte dei Paesi occidentali”, riporta l’articolo. “L’impegno per il bene superiore è radicato nella loro cultura; non c’è l’iperindividualismo che caratterizza gli Stati Uniti e che ha guidato gran parte della resistenza alle contromisure contro il coronavirus”, continua il dott. Poland.

A fine agosto Wuhan ha ospitato un mega evento musicale in piscina, con migliaia di persone. L’evento è stato preso di mira dai media stranieri, ma il Global Times – media di proprietà statale – ha detto che l’evento “era un promemoria per i Paesi alle prese con il virus per ricordare che le misure preventive rigorose hanno una ricompensa”.

FONTE: MONEY


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