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Oggi al cinema: Black Parthenope è il thriller girato nella Napoli sotterranea

Oggi al cinema esce Black Parthenope, il film di genere thriller girato interamente nella Napoli sotterranea. Ambientato quasi interamente nelle viscere della città, la storia prende spunto dalla leggenda del munaciello e la intreccia a quella dei pozzari, gli esperti di profondità che lavoravano nel sottosuolo napoletano.

Black Parthenope: la trama del film girato nella Napoli sotterranea

Il film è l’esordio di Alessandro Giglio, con Giovanni Esposito, Gianluca Di Gennaro, Jenna Thiam, Marta Gastini, Maziar Firouzi e Nicola Nocella. Il film è distribuito da Volcano Pictures. Ecco la trama: “Black Parthenope” è il primo film ambientato quasi interamente nelle viscere della città, Napoli Sotterranea, la più estesa del mondo con oltre 3000 anni di storia. Prende spunto dalla leggenda del “monaciello”, come tramandata da Matilde Serao e la intreccia a quella dei pozzari, gli esperti di profondità che lavoravano nel sottosuolo napoletano, per un thriller mozzafiato in cui la tradizione si mescola alla modernità e l’amore di un custode per il sotterraneo aiuta, insieme al munaciello, i protagonisti, rimasti intrappolati negli anfratti della città durante un sopralluogo per trasformare le cave di tufo in mega-parcheggi, a ritrovare se stessi, e nel caso in cui non ci riescano, a perdersi. per sempre.

Il cast

Il trailer ufficiale del film

Ecco il trailer ufficiale di Black Parthenope

Le parole del regista Alessandro Giglio

Volevo parlare del rapporto tra individuo e identità culturale, e raccontare tempo stesso una storia di respiro internazionale. Sono molto legato alla mia città, e amo la sua “unicità” che la rende diversa dal resto d’Italia e del mondo. È una città ricca di fascino e mistero, incastonata tra fuoco e acqua: è il luogo dove tutto può succedere. È anche sede della più grande città sotterranea antica del mondo: Napoli Sotterranea. In Black Parthenope Napoli non è solo una “location”, è una protagonista che avvolge, soffoca, abbraccia, ammalia, spaventa e protegge gli altri protagonisti della storia. A 40 metri di profondità si perde la percezione del tempo; gli angusti corridoi seguiti da improvvise aperture in vaste grotte creano un forte contrasto. Le ombre risvegliano paure interiori e demoni, l’oscurità alla fine del tunnel diventa luce e salvezza: i personaggi finiscono per scappare da se stessi”.

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