Cronaca

Cos’è la cistite interstiziale cronica: sintomi e possibili terapie

Cos’è la cistite interstiziale, quali sono i sintomi di questa malattia, qual è la dieta da seguire e qual è il percorso di guarigione?  La cistite interstiziale è una disfunzione cronica a carico delle pareti pelviche che rende difficile e continuo l’urinare. Il dolore è percepito come costante oppure ciclico da più di sei mesi.
La cistite interstiziale è una condizione infiammatoria cronica della vescica, che può colpire persone di qualsiasi età e sesso, ma che è più frequente nel sesso femminile. Diversamente dalla cistite comune non è causata da stress, viceversa il dolore continuo può causare disturbi psicologici quali ansia e depressione. L’evoluzione della malattia è lentamente ma progressivamente ingravescente, con deterioramento delle funzioni vescicali e ripercussioni che possono avere un impatto negativo sulla qualità della vita.


francesca neri


Cistite interstiziale: cos’è, quali sono le novità

Una malattia fortemente invalidante, la cui connotazione principale è il dolore cronico. Un dolore pelvico intenso, che si accompagna ad alterazioni delle funzioni urinarie, spesso anche a quelle intestinali, e rende difficili i rapporti sessuali. Una malattia rara – la cistite interstiziale cronica – e se ne parla perché l’attrice Francesca Neri ha raccontato di soffrirne da anni, e della convivenza difficile con questa malattia che colpisce prevalentemente le donne, in un rapporto di 7 a 1. Secondo il registro nazionale delle Malattie rare dell’Istituto Superiore di Sanità nel biennio 2017-18 i dati preliminari (in attesa di convalida da parte delle Regioni) indicano 636 persone malate.

Cistite interstiziale: cause e sintomi

Le cause delle cistite interstiziale non sono ancora del tutto chiarite. Possono contribuire a scatenarla un’infezione delle vie urinarie, un intervento chirurgico, una malattia virale. L’ipotesi più accreditata resta tuttavia quella del progressivo indebolimento del rivestimento delle pareti vescicali, costituito da glicosaminoglicani, con funzioni di sostegno e protezione. L’assottigliamento di questo strato protettivo fa sì che le sostanze irritanti contenute nelle urine aggrediscano le pareti vescicali, innescando un processo infiammatorio.

La sintomatologia (anche negli uomini)

In circa 1/3 dei casi la sintomatologia è analoga a quella della cistite, cioè è associata a stimolo impellente a urinare e dolore durante la minzione. A differenza della cistite comune, però, si ritiene che la cistite interstiziale non sia causata da batteri, e che per questo non risponda alla terapia convenzionale con antibiotici. Il dolore spesso interferisce con la vita sessuale, che risulta ostacolata da questo disturbo. Gli uomini possono manifestare dolore ai testicoli, allo scroto, al perineo o al pube, e avere eiaculazioni dolorose. Pare inoltre che la cistite interstiziale sia associata ad alcune condizioni croniche e sindromi dolorose come la vestibolite vulvare, le fibromialgie e la sindrome del colon irritabile.

Diagnosi

Per la maggior parte delle persone affette da cistite interstiziale non è facile ottenere una diagnosi. Esami delle urine (urinocoltura, citologia urinaria, ricerca del BK nelle urine) ed ecografie dell’apparato urinario sono utili a escludere altre patologie vescicali con sintomatologia simile. Altri accertamenti sono l’uretrocistoscopia (endoscopia della vescica attraverso l’uretra) in narcosi con distensione della vescica, utile a evidenziare eventuali emorragie puntiformi e ulcere (ulcere di Hunner, dal nome dello studioso che per primo le ha descritte) che sono caratteristiche della malattia. La distensione della vescica, fatta in anestesia generale e consistente nel riempimento della vescica con una soluzione fisiologica, può inoltre contribuire ad alleviare il dolore. Infine, la biopsia della vescica consiste nel prelievo di un frammento della parete vescicale. Con un esame istologico mirato, è possibile escludere patologie più gravi, nonché la presenza e il grado di infiammazione provocato dalla cistite interstiziale.


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Trattamenti

Per curare la cistite interstiziale può essere necessario combinare una pluralità di trattamenti. Le terapie possono essere orali, con farmaci che contribuiscono a riparare la mucosa vescicale danneggiata, nonché antidepressivi, antinfiammatori, analgesici, antistaminici. Terapie endovescicali, con instillazione di glicosaminoglicani. Soluzioni a base di acido ialuronico e condroitinsolfato che possono migliorare la sintomatologia. In ogni caso, una diagnosi precoce è fondamentale per evitare danni irreversibili e per individuare il prima possibile una terapia idonea.

Cistite interstiziale: i cibi da mangiare e quelli da evitare

Per contrastare un’infiammazione delle vie urinarie è opportuno seguire la giusta dieta, ecco le indicazioni generali per impostare un’alimentazione corretta, cosa mangiare e cosa evitare.

Il principio sul quale si fonda l’eliminazione di determinati cibi alla propria alimentazione è quello di evitare quegli alimenti che potrebbero irritare la vescica. Ecco una lista di alcuni degli alimenti che suggeriamo di evitare, seguiti da cibi che non hanno causato problemi a un certo numero di persone affette da cistite interstiziale.

COSA MANGIARE COSA NON MANGIARE
Latte e Latticini e cioccolata
Formaggi non stagionati (tipo fiocchi di latte), latte, cioccolata bianca Formaggi stagionati, panna acida, yogurt, cioccolata
Verdure
Altre verdure e pomodori di produzione propria (che potrebbero essere meno acidi) Fave, fagiolini, cipolle, tofu, pomodori.
Frutta
meloni, pere mele, albicocche, avocado, banane, melone cantalupo (giallo), agrumi, mirtilli neri, uva, pesche noci, pesche, ananas, prugne, melograno, rabarbaro, fragole e i succhi derivati da questi frutti.
Carboidrati e cereali
altri tipi di pane, pasta, patate, riso pane di segale
Carne e Pesce
altri tipi di carne, pesce, pollame. carne e pesce stagionati ed in scatola, essiccati, trattati o affumicati, acciughe, caviale, fegato di pollo, carni che contengono nitrati o nitriti
Frutta secca
mandorle, anacardi, pinoli la maggior parte della frutta secca
Bevande
acqua imbottigliata di sorgente, caffé e te decaffeinati e privi di acidi, alcune tisane bevande alcoliche, birra, bibite gassate, caffé, te, succo di mirtilli neri, vino.
Condimenti
aglio, altri condimenti. maionese, cibi speziati, specialmente cibi etnici (cinesi, messicani, indiani, tailandesi), salsa di soia, condimenti preparati per insalate e aceto.
Conservanti, additivi e varie
alcool benzolo, acido citrico, glutammato di sodio, aspartame (Dietor), saccarina, cibi che contengono conservanti, ingredienti e coloranti artificiali.

 

Inoltre è bene evitare: tabacco, caffeina, pillole dietetiche, cibi poco sani (frittura), droghe leggere, medicinali per raffreddore ed allergie contenenti Efredina e pseudoefredina e certe vitamine che potrebbero contenere sostanze aggiunte.

Suggerimenti

Usando un pizzico di fantasia si possono trovare delle sostituzioni per cibi e bevande preferiti che aggravano i sintomi. Ecco alcuni suggerimenti:

  • aggiungi un pizzico di sale alle bevande gassate per sgassarle
  • prova il succo di arancia a ridotto tasso di acidità che puoi trovare in alcuni negozi
  • fai bollire tutte le salse che contengono alcool
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