Cronaca

Intera classe costretta a rifare la Maturità: studentessa prende lo stesso voto della prima volta

Intera classe di studenti costretta a rifare l’esame di Maturità: è quello che è successo agli studenti di una classe del liceo linguistico di Spadafora, in provincia di Messina. La prova orale è stata messa sotto accusa dopo la scoperta di “rilevanti irregolarità” durante un’ispezione dell’Ufficio Regionale Scolastico.

Classe costretta a rifare l’esame di Maturità: promossa con lo stesso voto

Una classe del liceo linguistico di Spadafora hanno dovuto ripetere l’esame di Stato a causa del ricorso di una loro compagna. La ragazza ha preso lo stesso voto della prima volta. L’Esame prevedeva una commissione diversa.

La studentessa del ricorso è stata l’ultima a sostenere l’esame, questa mattina, 11 novembre: già la prima volta era stata promossa, ma con un voto che secondo il ricorso non rispecchiava il percorso scolastico e perché sfavorita rispetto agli altri compagni di classe. Ma l’esito non è cambiato neppure questa volta.

Cosa è successo: la ricostruzione dell’avvocato

Ma cosa è successo realmente? Dopo un’ispezione dell’Ufficio Regionale Scolastico che ha rilevato specifiche irregolarità, il colloquio finale degli esami di Maturità 2023 è stato messo sotto accusa.

L’esame orale – ha ricostruito il legale della famiglia dell’alunna, l’avvocato Maria Chiara Sgrò – era stato illegittimamente concordato con il commissario interno: avrebbero saputo con giorni di anticipo gli argomenti di inizio esame ed è, invece, avvenuto che solo alla mia assistita è stato richiesto dalla commissione un argomento di inizio esame difforme rispetto a quanto concordato con lo stesso commissario interno“.

Secondo l’avvocato, “l’inaspettata sorpresa ha provocato il disorientamento della giovane, che ha generato una prolungata crisi emotiva, compromettendo lo svolgimento della prova orale, con conseguente valutazione gravemente insufficiente e inevitabile incidenza sul voto finale che le era stato attribuito“.

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