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Chi è Clemente Mastella? Politico e Sindaco di Benevento

La vita e la carriera di Clemente Mastella, giornalista, politico italiano e sindaco di Benevento dal 2016 ad oggi

Chi è Clemente Mastella? Mastella è un politico italiano e sindaco di Benevento dal 20 giugno 2016. Clemente Mastella nasce il 5 febbraio 1947 a San Giovanni di Ceppaloni, piccolo centro della provincia di Benevento, di cui sarà Sindaco dal 1986 al 1992 e dal 2003 al 2008, mentre dal 2016 è sindaco di capoluogo.

Chi è Clemente Mastella: vita e carriera

Clemente Mastella si laurea in Lettere e Filosofia, poi diviene giornalista, iniziando la sua professione nella sede Rai di Napoli. L’impegno e la passione per la politica nonchè per il giornalismo caratterizzeranno la sua vita. Giovanissimo si iscrive alla Democrazia Cristiana divenendo dirigente nazionale dell’Azione Cattolica.

Nelle elezioni politiche del 1976 Clemente Mastella viene eletto deputato (circoscrizione di Benevento-Avellino-Salerno con oltre 64.000 voti di preferenza) a soli 29 anni; entra a far parte della Commissione Interni di Montecitorio.

Viene poi rieletto deputato alle politiche del 1979. Ricopre importanti incarichi nella DC (in particolare il ruolo di responsabile del dipartimento informazione ed editoria del partito), divenendo esponente della sua corrente di sinistra.



A partire dal 1982 decide di dedicarsi quasi esclusivamente all’attività di partito, diventandone capo ufficio stampa. Nel VI e VII Governo Andreotti è Sottosegretario alla Difesa.

Membro della Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni nella VIII e IX Legislatura, Mastella passa durante la X Legislatura alla Commissione Cultura ed Istruzione. Poi, nella XI Legislatura, entra a far parte della Commissione Difesa.

Fra gli incarichi di partito di questo periodo è di particolare rilievo la direzione politica di “Discussione”, settimanale della Democrazia Cristiana. Viene rieletto nuovamente deputato nel 1992 e dopo due anni, di fronte alla frattura della DC conseguente alla nascita del PPI, mette insieme alcune espressioni centriste fondando il CCD, Centro Cristiano Democratico, all’inizio del 1994. Nel 1994 è Ministro del Lavoro nel primo Governo Berlusconi distinguendosi per la particolare attenzione rivolta ai problemi sociali.

Nel 1996 viene eletto per la lista CCD-CDU; nel marzo del 1998 lascia il CCD per fondare il CDR. Nella XIII Legislatura ha fatto parte della Commissione Difesa ed è stato eletto Vicepresidente della Camera, incarico che ha mantenuto fino al novembre 1998 quando si è dimesso per impegnarsi a tempo pieno come Segretario Nazionale prima dell’UDR e poi dell’UDEUR.

Clemente Mastella negli anni 2000

Nel 1999 prima e nel 2004 poi, è stato eletto al Parlamento Europeo come capolista nella circoscrizione meridionale. Alle elezioni politiche del 2001 Mastella viene confermato alla Camera dei Deputati e ne diventa Vicepresidente.

Alle elezioni del 9 aprile 2006 viene eletto al Senato della Repubblica e diventa Ministro della Giustizia durante il II governo Prodi. Coniugato con Sandra Lonardo, la coppia ha tre figli, Pellegrino, Elio e Sasha, quest’ultima adottata a 8 anni, proveniente dalla Bielorussia.

Nell’ottobre 2007 viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Catanzaro per l’inchiesta “Why not?” condotta da Luigi De Magistris. Poche settimane prima, in qualità di Ministro della Giustizia, aveva chiesto il trasferimento cautelare dello stesso De Magistris.

Per questo motivo al magistrato viene avocata l’inchiesta dalla procura. Per l’opinione pubblica c’è il sospetto che Mastella abbia richiesto il trasferimento appositamente per bloccare l’inchiesta nei suoi confronti. Solidali nei confronti del ministro sono però gli esponenti di tutto il mondo politico.

All’inizio del 2008 arriva un provvedimento di arresti domiciliari nei confronti della moglie Sandra Lonardo, presidente del Consiglio Regionale della Campania.

Mastella presenta le sue dimissioni da ministro, sostenendo di essere vittima, insieme alla sua famiglia, di un attacco della Magistratura. A partire dalle sue dimissioni e dalla conseguente uscita dall’esecutivo, inizierà il declino del II governo Prodi che verrà in breve sciolto.

Gli anni 2010

Il 25 giugno 2010, nella sala dell’Assunta della Chiesa del Gesù a Roma, Clemente Mastella annuncia la fine della storia ultradecennale dell’UDEUR e la nascita di un nuovo soggetto politico denominato Popolari per il Sud.

Il 18 settembre 2010, in una manifestazione a Napoli, ufficializza l’intenzione a candidarsi a sindaco della città. All’inizio del 2011, il suo partito muta di nuovo nome, diventando UDEUR-Popolari per il Sud. Alle elezioni comunali di Napoli del maggio seguente l’UDEUR ottiene il 2,48%. Mastella, candidato a sindaco con l’appoggio anche di una lista civica, ottiene il 2,17%: non viene eletto nemmeno in Consiglio Comunale.

Il partito cambia ancora nome in: Popolari UDEUR. Alle elezioni politiche italiane del 2013 rimane fuori dalla campagna elettorale.

In Europa con Forza Italia

Con lo scioglimento del Popolo della Libertà e la rinascita di Forza Italia, l’UDEUR decide di aderire alla ricostituita formazione. Nel 2014 Clemente Mastella viene nominato nel Comitato di Presidenza di Forza Italia e viene ricandidato da indipendente per le Elezioni europee nella Circoscrizione Sud non venendo però rieletto.

Mastella sindaco di Benevento

Abbandonato il progetto forzista, il 17 gennaio 2015 a Benevento fonda un nuovo partito (il quinto in 20 anni!) che si chiama Popolari per il Sud (ex UDEUR) in vista delle elezioni regionali di maggio in Campania. Le elezioni vengono vinte dall’avversario, l’esponente del PD Vincenzo De Luca; la moglie di Mastella (Forza Italia) con 10.000 voti non viene rieletta al consiglio regionale.

L’anno seguente (2016) Mastella si candida sindaco a Benevento sostenuto da Forza Italia, UdC e due liste civiche. Vince al ballottaggio e il 19 giugno diventa sindaco con il 62,88% dei voti.

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