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Caso Coca-Cola: fa davvero male? Ecco perché i calciatori la boicottano (e cosa rischiano)

La Coca Cola fa davvero male? Perché alcuni calciatori hanno deciso di boicottarla nel corso di Euro 2020? Prima il portoghese Cristiano Ronaldo, poi il francese Paul Pogba ed infine l’italiano Manuel Locatelli: tre calciatori in conferenza stampa hanno fisicamente allontanato la bottiglia della celebre bibita gasata. Ma perché lo hanno fatto, e cosa ha comportato questo gesto?
La rimozione da parte di Cristiano Ronaldo di due bottiglie di Coca-Cola durante la conferenza stampa di Euro 2020 prima del match contro l’Ungheria è costato un calo di 4 miliardi di dollari del prezzo delle azioni del colosso americano delle bevande. Coca-Cola ha visto il prezzo delle proprie azioni scendere dell’1,6% a 55,22 dollari subito dopo il gesto del campione portoghese. Il valore di mercato infatti è passato da 242 miliardi di dollari a 238 miliardi di dollari, un calo di 4 miliardi.



La Coca Cola fa male? Ecco perché i calciatori di Euro 2020 hanno deciso di boicottarla

Le bevande zuccherate come la Coca-Cola sono considerate dannose per la nostra salute. Ti sei mai chiesto esattamente perché è dannosa e che malattie può provocare? A questa domanda ha risposto il Dr J. Hills, medico nutrizionista americano, sulla rivista Healthy and Natural World. Secondo l’autore il consumo giornaliero è responsabile nel tempo di depressione, calo dell’attenzione per l’ipoglicemia dopo il picco, calcolosi renale, ipertensione arteriosa, decalcificazione ossea e dentale.

Quanto zucchero c’è nella Coca-Cola: la ricetta e gli ingredienti

Secondo il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), circa la metà della popolazione statunitense, soprattutto adolescenti e giovani adulti,  beve bevande zuccherate. Ci sono circa 10 cucchiaini di zucchero aggiunto in una singola lattina di cola. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di non superare più di 6 cucchiaini da tè di zucchero.

Secondo la Harvard School of Public Health, le persone che bevono 1-2 lattine di bevande zuccherate al giorno hanno il 26% in più di probabilità di sviluppare il diabete mellito 2 ed avere problemi di peso.  Se scopri di essere sempre più desideroso ogni giorno di assumere cibi dolci, snack zuccherati , è probabile che tu sia diventato dipendente dallo zucchero.

Alcune bottiglie di Coca-Cola affermano che la bevanda non contiene aromi artificiali e conservanti chimici. Questa sembra essere la nuova strategia della società per attirare i clienti salutisti. Invece è presente il famigerato acido fosforico, presente come aromatico artificiale e conservante. Vediamo quali sono gli ingredienti dichiarati:



Gli effetti negativi della Coca Cola

La Coca-Cola contiene fosforo, che è anche noto come E338, acido ortofosforico e acido fosforico. È usato per rimuovere la ruggine, mentre l’acido fosforico per uso alimentare è un agente molto acidificante. Rende la bevanda più acida rispetto al succo di limone. Recenti studi hanno correlato l’acido fosforico con l’osteoporosi, malattia renale, calcolosi renale.

Uno di questi studi è stato pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition nel 2006. La conclusione principale dello studio è stata che le donne che bevevano Coca-Cola quotidianamente avevano una decalcificazione ossea inferiore del 3,7% al collo del femore rispetto a quelle che non consumavano la bevanda. Vediamo alcuni effetti da abuso:

Quante calorie contiene una Coca Cola

In generale una Coca Cola normale ha 37 calorie ogni 10 cl. (122 calorie in una lattina da 33 centilitri); una Pepsi cola ha 44 calorie ogni 10 centilitri (145 calorie in una lattina da 33 centilitri); le “versioni” light o zero non ne hanno alcuna.



Origini e nascita della Coca Cola

La Coca-Cola fu inventata dal farmacista statunitense John Stith Pemberton l’8 maggio 1886 ad Atlanta, Georgia, inizialmente come rimedio per il mal di testa e per la stanchezza. Il primo nome che venne dato alla bevanda fu “Pemberton’s French Wine Coca”. Quella di Pemberton era una variazione del cosiddetto “vino di coca” (o Vin Mariani), una miscela di vino e foglie di coca che aveva avuto largo successo in Europa quando era stata creata dal farmacista Angelo Mariani.

L’alcol venne in seguito sostituito con un estratto delle noci di cola, una pianta tropicale reputata non dannosa per la salute. Dall’uso combinato dei due ingredienti principali, la coca e la cola, la bibita acquisì il nome attuale. Quando anche la coca venne bandita (dalla pianta si estrae infatti la cocaina), venne scartato l’alcaloide dagli estratti dalle foglie di coca, mentre la cola (in noci) continuò a essere utilizzata.

Nonostante la scoperta, Pemberton accumulò forti debiti e per 2 300 dollari vendette formula e diritti della Coca-Cola ad Asa Candler, uomo d’affari che aveva intuito il potenziale della bevanda e compreso l’importanza della pubblicità per diffonderla e per sbaragliare la concorrenza. Dopo la quotazione in borsa dell’azienda nel 1919, la Coca-Cola cominciò la sua diffusione mondiale negli anni venti, trasformandosi in un ‘business’ di grandi dimensioni, gestito dalla The Coca-Cola Company con sede a New York, e che comprende ulteriori bibite (meglio note col nome di bevande gassate) come la Fanta e la Sprite.

Nel 1927 la Coca-Cola viene importata in Italia. Nel 1960 comparve la prima Coca-Cola in lattina, mentre nel 1980 anche quella in bottiglia PET. La bibita è disponibile nella maggioranza dei luoghi di ristorazione del mondo ed è la bevanda per eccellenza nei fast food. Il marchio è stato più volte indicato da numerose ricerche come il più conosciuto al mondo. La maggior rivale della Coca-Cola è la Pepsi, ma ne esistono moltissime imitazioni.

La Coca-Cola vanta diversi luoghi legati interamente al marchio, tra i quali un museo ad Atlanta, sede della compagnia, e alcuni negozi di merchandising, i World of Coca-Cola di New York e Las Vegas. Tra il 2013 e il 2015, in seno al progetto 5by20, migliorare le condizioni di 5 milioni di donne nel mondo entro il 2020, aprirà in 20 paesi 2 000 eco-chioschi per fornire acqua potabile, elettricità, farmaci e internet gratis in risposta alle accuse di pubblicità ingannevole e dell’aumento dell’obesità, soprattutto quella infantile. A gestire questi chioschi saranno donne o piccoli imprenditori locali di Africa, Asia, Sud America e Nord America.



Fatturato e quotazione della Coca Cola: quanti dipendenti nel mondo

Il fatturato della Cocca Cola company aggiornato al 2017 era di 35,41 miliardi d dollari, con una quotazione di utile netto di 1,2 miliardi di dollari. Sempre stando ai dati aggiornati al 2017, in tutto il mondo Coca Cola ha 61800 dipendenti.

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