Chi fa maggiormente uso di cocaina in Italia? La risposta arriva dall’ultima relazione al Parlamento del dipartimento delle politiche antidroga che traccia una mappa dei cocainomani italiani. Nel rapporto si analizza come: “Continua il trend in aumento dei decessi per overdose che raggiunge i livelli del decennio precedente con oltre un decesso al giorno, nel 2019 sono stati registrati 373 casi (+11 per cento). In poco meno della metà dei casi di decesso direttamente attribuibile all’uso di sostanze, l’eroina si conferma come la droga principale (45,3 per cento), ma sono in aumento anche i decessi attribuibili all’uso di cocaina”.
Cocaina, chi ne usa di più in Italia: la mappa
Anche per quanto riguarda le ospedalizzazioni direttamente droga-correlate, che nel 2019 sono state 7.480, è per la cocaina che si rileva l’incremento maggiore: sono infatti triplicati nell’ultimo decennio i ricoveri direttamente correlati a questa sostanza.
Stefano Vecchio, presidente di Forum droghe, ha spiegato: “Il livello di rischio è diverso a seconda dell’ambiente in cui avviene il consumo: nel contesto del divertimento, in discoteca o nella movida o nel rave, il consumatore è generalmente una persona che è socialmente integrata e ha quindi un buon livello di controllo perché non intende rinunciare alla salute, alla famiglia, al lavoro o allo studio”.
Gli emarginati
“Poi c’è il consumo dei cosiddetti emarginati, senza dimora o migranti, che è più pericoloso perché si aggiunge a difficoltà precedenti e alla mancanza di risorse. Molti riescono a mantenere un equilibrio precario, altri perdono il controllo. Il ruolo dei servizi dovrebbe essere quello di rendere consapevoli le persone dei rischi che corrono e dei metodi per evitarli o almeno limitarli. È importante chiedere aiuto in maniera precoce”.