Chris Columbus ha espresso sia curiosità che perplessità su come il reboot di Harry Potter, si prospetta come una vera e propria sfida. Chris Columbus conosce bene il mondo di Hogwarts poiché è stato il regista dei prime due film della celebre saga sul maghetto.
Columbus: il reboot di Harry Potter sarà una sfida
La serie TV, prevista per il 2026, sarà composta da sette stagioni, una per ogni libro della saga letteraria, offrendo un adattamento più fedele rispetto ai film. I casting sono ancora in corso, e i nuovi volti che interpreteranno Harry e i suoi amici non sono stati annunciati.
Tuttavia, la sfida di reinventare un’icona come Harry Potter, interpretata da Daniel Radcliffe nei film originali, è già motivo di discussione tra i fan e gli esperti.
In un’intervista con Empire, Columbus ha evidenziato alcune opportunità che la serie potrebbe cogliere:
Con la TV puoi adattare praticamente l’intero libro. Possono approfondire aspetti che noi, nei film, non abbiamo potuto esplorare, come il personaggio di Pix, che avevamo provato a inserire nel primo film.
Tuttavia, il regista ha sollevato dubbi su come la serie gestirà elementi iconici: “Ripenseranno completamente l’estetica di Hogwarts? Useranno la colonna sonora di John Williams? Sono aspetti cruciali per il mondo di Harry Potter. Non so come affronteranno queste decisioni, ma sono curioso di vedere cosa faranno”.
Un’eredità pesante
Secondo Columbus, la sfida principale sarà bilanciare fedeltà e innovazione. La saga originale ha costruito un’identità visiva e sonora inconfondibile, diventata parte integrante dell’immaginario collettivo. Riuscire a mantenere quella magia, pur aggiungendo nuove sfumature, sarà un’impresa complessa ma potenzialmente affascinante.
La serie TV potrebbe rappresentare una nuova opportunità per i fan di scoprire lati inesplorati della storia, ma il confronto con i film sarà inevitabile.