È morto Daniele Del Giudice, uno dei più importanti scrittori italiani, è morto. Aveva 72 anni, era da tempo malato. La scomparsa avviene a pochissimi giorni dalla consegna del premio Campiello alla carriera, che avrebbe dovuto ricevere sabato prossimo.
È morto Daniele Del Giudice: aveva 72 anni
Fu Daniele Del Giudice il primo a telefonare da Venezia in casa editrice Einaudi, il pomeriggio in cui Calvino ebbe l’ictus: “Italo sta morendo”. Lo racconta Ernesto Ferrero nel suo “album familiare”. I migliori anni della nostra vita. Non è escluso che anche per Daniele i migliori anni siano stati quelli dei mercoledì in via Biancamano. Era lui, non ancora quarantenne nel 1986, il più giovane consulente.
Com’è morto Daniele Del Giudice: la malattia
Morto all’età di 72 anni, lo scrittore Daniele Del Giudice è deceduto a causa di una malattia con cui combatteva da tempo.
Chi era Daniele Del Giudice: carriera e vita privata
Daniele Del Giudice, nato a Roma l’11 luglio del 1949, è morto il 2 settembre 2021. È stato uno scrittore e giornalista italiano. Dopo un periodo come critico e giornalista per Paese Sera, Del Giudice ha esordito nel 1983 con il romanzo Lo stadio di Wimbledon, scoperto da Italo Calvino, edito, come i successivi, da Einaudi, ed incentrato sulla figura di Bobi Bazlen.
Il suo secondo libro è stato Atlante occidentale (1985), che racconta il rapporto tra il fisico Pietro Brahe e lo scrittore Ira Epstein. Nel 1988 Del Giudice ha pubblicato Nel museo di Reims, storia di Barnaba e del suo volersi fissare nella memoria le immagini di un museo, prima di diventare cieco. Nel 1994 esce Staccando l’ombra da terra, libro che contiene sei racconti dedicati al volo, che vinse il Premio Bagutta.
Dal racconto Unreported inbound Palermo, contenuto nella raccolta, sono tratti l’omonimo spettacolo teatrale di Marco Paolini (con musiche di Giovanna Marini) e il dramma musicale di Alessandro Melchiorre[5]. Nel 1997 ha pubblicato la raccolta di racconti Mania; nel 2001, riprendendo la tematica di Unreported inbound Palermo ha scritto insieme a Marco Paolini I-TIGI, Canto per Ustica, testo di uno spettacolo teatrale sulla tragedia del DC9 Itavia precipitato nel 1980. Lo spettacolo, prodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri, è andato in scena a Bologna e a Palermo nel 2000 (ventennale della strage) e quindi è stato pubblicato in una confezione con libro e DVD. Il filmato dello spettacolo è stato trasmesso dalla RAI nel 2017.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti fra i quali il Premio Viareggio Opera Prima nel 1983, il Premio letterario Giovanni Comisso nel 1985, il Premio Bergamo nel 1986, il Premio Bagutta nel 1995 e, per due volte, nel 1994 e 1997, è stato selezionato per il Premio Campiello. Nel 2002, riceve il Premio Feltrinelli dall’Accademia Nazionale dei Lincei per l’opera narrativa. I suoi lavori sono stati pubblicati in varie lingue. All’uscita di Orizzonte mobile (Premio letterario dell’Unione europea nel 2009), è stato indicato come vincitore del premio Strega, notizia che l’autore ha smentito, affermando di non voler partecipare alla corsa per quel premio. A decorrere dal 6 giugno 2014, gli è stato concesso un assegno straordinario vitalizio dI 24.000 euro all’anno in base alla Legge Bacchelli. Il 27 luglio 2021 gli è stato assegnato il Premio Campiello alla carriera