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Sospensioni, multe e voto in condotta: come cambia la scuola con la riforma Valditara approvata dal Senato

Sospensioni, multe e voto in condotta: come cambia la scuola con la riforma Valditara approvata, nella giornata odierna mercoledì 17 aprile, dal Senato (dovrà ora passare alla Cameria per il via definitivo al ddl).

Scuola, come cambia con la riforma Valditara

Il Senato ha dato il via libera al ddl Valditara che ora dovrà passare alla Camera per il via libera definitivo. Sono stati 74 i voti a favore, 56 i contrari e nessun astenuto. Ma cosa prevede la riforma?

Il ddl introduce una stretta sul voto in condotta e inasprisce le sanzioni per chi aggredisce il personale didattico, nelle scuole elementari inoltre tornano i “giudizi sintetici”. Vediamo il provvedimento nel dettaglio.

Il voto in condotta

Ritorna il voto in condotta che alle scuole medie sarà espresso in decini e che farà media con i voti delle materie. Inoltre, a prescindere dal grado, con i 5 in condotta scatterà automaticamente la bocciatura. Per le scuole superiori, la valutazione del comportamento inciderà anche sui crediti per l’ammissione all’esame di Stato. Qualora lo studente abbia un 5 in condotta la bocciatura sarà attuata solo in presenza di reati o gravi atti di violenza.

Non solo: il 6 in condotta per le scuole superiori comporterà un debito formativo in educazione civica, da recuperare (come spesso succede per i debiti delle materie) entro settembre. Per essere ammessi all’anno scolastico successivo sarà necessario quindi un piccolo esame di riparazione. Per quanto riguarda l’esame di maturità invece il punteggio massimo potrà essere assegnato solo con un 9 o 10 in condotta.

Le multe

Un’altra novità riguarda le aggressioni al personale scolastico ovvero docenti, presidi e bidelli compresi. Il testo prevede una multa da un minimo di 500 ad un massimo di 10mila euro. Inoltre ci sarà anche una stretta sulle sospensioni. Lo studente sospeso fino a due giorni dovrà partecipare ad attività scolastiche per approfondire gli episodi che hanno portato al provvedimento. Alla fine dovrà scrivere un “elaborato critico” sui temi trattati.

Se dura più di due giorni, allo studente potranno essere assegnati lavori socialmente utili (attività di cittadinanza solidale, mirate a promuovere il senso di responsabilità e di comunità, oltre alla consapevolezza delle conseguenze dei propri atti).

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