Come finisce 1899: la spiegazione del finale. Disponibile dal 17 novembre su Netflix, sta già appassionando numerosi telespettatori. La serie è stata realizzata dai creatori di Dark, altra serie molto apprezzata dal popolo di Netflix.
Come finisce 1899 su Netflix?
La nuova serie dai creatori di Dark ha lasciato praticamente tutti senza parole. Il finale è stato praticamente scioccante e del tutto inaspettato. Ha saputo rendere questa serie una perla della piattaforma di streaming e un’ottima creazione. Il finale non è affatto banale e, magari, ha bisogno di qualche spiegazione in più per essere compreso.
La spiegazione del finale della serie
L’ultima puntata di 1899 apre gli occhi sulla realtà, non solo ai personaggi, ma anche ai telespettatori della serie. In tutte le otto puntate veniamo trasportati in un piroscafo alla fine del XIX secolo insieme a un gruppo di migranti verso gli Stati Uniti. Alla fine veniamo a sapere che altro non è che un’illusione ottica, una simulazione mentale, un programma messo a punto dalla stessa protagonista della serie, Maura. La donna ha creato il cosiddetto progetto Prometeo.
Tutti i suoi compagni di viaggio sono dal 2099 all’interno di una navicella mentre fluttuano nello spazio collegati a dei cavi, mentre cercano di sopravvivere, molto probabilmente alla fine del mondo, grazie al cosiddetto “progetto di sopravvivenza Prometeo“.
Inoltre, sempre nell’ultimo episodio, scopriamo che il bambino di Maura e suo marito, Elliot, è stato indotto dalla stessa madre a dimenticare della sua morte e trascinato in un mondo immaginario dove né lui né la madre avrebbero dovuto più affrontare questo dolore. Il padre di Maura, inoltre, che fin dall’inizio sembrava il grande cattivo, diventerà la chiave per arrivare alla verità dei fatti. Infatti, aprirà gli occhi a tutti mostrando come, dietro questa macchina psicologica che ha l’intento di manipolare, ci siano la stessa Maura Franklin e suo fratello.
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