Come votarono gli italiani nel referendum tra Monarchia e Repubblica
Gli aventi diritto nel 1946 erano 28 milioni e andarono alle urne quasi 25 milioni di persone come confermano i dati del Quirinale. Esisteva una spaccatura profonda, fortemente disegnata su basi geografiche, tra il Nord a maggioranza repubblicana ed il Sud a maggioranza monarchica, nonostante che gli eventi dell’ultimo ventennio – ed in particolare la sconfitta, il proclama di armistizio reso noto l’8 settembre 1943 dal Capo del Governo Pietro Badoglio, la fuga dalla Capitale dei vertici militari, dello stesso Badoglio, del Re Vittorio Emanuele III e di suo figlio Umberto, lo stato delle forze armate italiane lasciate allo sbando, la guerra civile che divideva l’Italia – avessero oramai reso improrogabile la scelta di una profonda cesura con il passato.
Un’Italia divisa
In Piemonte, nonostante il legame con i Savoia, la repubblica ottenne 1.250.070 voti, in Toscana 1.280.815. In Sicilia, al contrario, furono 1.301.200 i voti per la monarchia e 708.109 quelli per la Repubblica. In Campania, ancora, 1.427.038 quelli per la monarchia, 435.844 quelli per la Repubblica.
In virtù dei risultati ed esaurita la valutazione dei ricorsi, il 18 giugno 1946 la Corte di Cassazione proclamò in modo ufficiale la nascita della Repubblica Italiana.
- Il 2 giugno si celebra la festa della Repubblica italiana
- Buon 2 giugno: le frasi e citazioni più belle per la Festa della Repubblica