Il commercialista rappresenta una figura fondamentale per qualsiasi azienda o persona che si trovi ad aver bisogno di una consulenza per la gestione della propria contabilità o di tutti gli aspetti interconnessi alla sua redditività.
Si tratta di un professionista che deve avere spiccate competenze non solo tecniche ma anche operative, in maniera tale da garantire ai propri clienti di poter dormire sonni tranquilli.
Buona parte del suo successo è collegato alla capacità di avere una vision a 360° di tutto ciò che ruota intorno alle singole realtà di cui si occupa. Ecco perché appare sempre di più essenziale monitorare il tutto tramite i cosiddetti KPI, ovvero Indicatori Chiave di Prestazione (in inglese Key Performance Indicators).
Qualcosa che oggi non è difficile da conseguire, se si è in possesso di un software di gestione studio commercialista di ultima generazione. Questo programma è in grado di verificare in tempo reale la redditività che presenta un determinato cliente, per poi effettuare tempestivamente – laddove necessario – le opportune misure correttive.
Perché monitorare i KPI
I KPI rappresentano a tutti gli effetti delle metriche interconnesse a determinate aree oggetto di studio che permettono di valutare in termini di performance, efficacia e sostenibilità.
Come accennato poc’anzi, monitorando questi indicatori di prestazione, si riescono a individuare per tempo le criticità per poi risolverle rapidamente, avendo la certezza di centrare i traguardi prefissati.
Ma quali sono gli aspetti che si possono misurare attraverso i KPI? Si va dalla redditività dei vari mandati passando per un’efficienza puramente operativa, inclusa quella di collaboratori e dipendenti, fino al livello di soddisfazione che si riscontra presso la clientela.
Significa, sostanzialmente, che grazie a questa operazione uno studio di un commercialista può implementare i processi e misurarne l’effettiva affidabilità, agire sulla qualità dei servizi – così da garantire un experience esaustiva e proficua – e, non meno importante, supportare il processo di decision making. Ciò avviene in virtù anche della possibilità di fare delle previsioni attendibili per il futuro.
Come monitorare i KPI grazie a un programma ad hoc
Gli studi di commercialisti che desiderano essere al passo con i tempi e offrire dei servizi di alto livello a chi decide di rivolgersi loro dovrebbero sempre dotarsi di programmi ad hoc di stampo gestionale, in grado di offrire un supporto concreto.
Ciò interessa anche il monitoraggio dei KPI, un’operazione che può essere fatta tenendo sotto controllo tre tipologie di documenti:
- Report: questi format consentono di effettuare una valutazione esatta di dati gestionali e finanziari, fotografando l’esistente e, in una certa misura, persino il futuro. Il tutto dando modo di capire cosa funziona e cosa invece necessita di una correzione.
- Tabelle: si rivelano essenziali per gestire informazioni strutturate, comparabili e soprattutto particolarmente dettagliate. Per certi versi, rispetto ai report le tabelle entrano più nel dettaglio, mostrando la visione d’insieme messa in campo da quest’ultimi. Il tutto avendo un colpo d’occhio della situazione.
- Grafici: permettono di inquadrare l’effettivo andamento degli indicatori di performance nel medio-lungo periodo, a fronte di un’analisi che vede al centro costi e ricavi.
Premesso che i KPI andranno individuati in maniera di volta in volta mirata, sono davvero utili per avere una vision complessiva della redditività di ogni singolo cliente e mandato. I moderni programmi gestionali per commercialisti dispongono di strumenti personalizzabili e intuitivi, garantendo un aggiornamento in real time grazie a soluzioni rapide, precise e automatizzate.