Cronaca

Blitz a Como, insulti e violenze contro anziani in una RSA: 7 arresti

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Gli arresti

Blitz nella mattinata odierna, lunedì 24 febbraio, a Como: i carabinieri hanno eseguito 7 arresti per maltrattamenti e aggressioni nei confronti degli anziani ospiti di una RSA. Due sono finiti in carcere e gli altri cinque ai domiciliari.

Como, insulti e violenze contro anziani in una RSA: 7 arresti

Questa mattina, lunedì 24 febbraio, sono state arrestate sette persone, accusate di maltrattamenti e aggressioni nei confronti degli anziani ospiti di una Rsa. L’operazione è stata eseguita al termine di un’indagine durata circa sei mesi. I carabinieri della compagnia di Menaggio, insieme al nucleo investigativo del comando provinciale di Como, hanno messo in atto due custodie cautelari in carcere e cinque arresti domiciliari.

Le indagini

L’inchiesta è stata avviata lo scorso agosto a seguito di una denuncia presentata presso la stazione dei carabinieri di Centro Valle Intelvi, che segnalava presunti maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti della Rsa Sacro Cuore di Dizzasco. Questi episodi si verificavano sin dal 2022. Le indagini, condotte dalla stazione dei carabinieri di Centro Valle Intelvi con il supporto del nucleo investigativo di Como e coordinate dalla procura di Como, hanno permesso di raccogliere testimonianze video e intercettazioni che attestavano violenze sistematiche, ormai diventate prassi lavorativa.

I reati imputati ai sette operatori riguardano comportamenti di maltrattamenti in concorso, considerata la loro persistenza, nei confronti di un numero elevato di pazienti. Si tratta di azioni crudeli e offensive che hanno causato nelle vittime un profondo stato di sofferenza morale e psicologica, attraverso percosse, insulti e denigrazioni ripetute. Le umiliazioni, sia fisiche che psicologiche, sono state inflitte a persone vulnerabili, anziane e malate, spesso costrette a letto o comunque non autosufficienti.

Inoltre, a un’operatrice è stato contestato l’esercizio abusivo della professione di infermiera, in quanto priva di un titolo riconosciuto. Questa mattina, su richiesta dei reparti coinvolti e in piena collaborazione con il pubblico ministero responsabile delle indagini, i carabinieri del Nas di Milano sono intervenuti per verificare la regolarità dei titoli abilitativi del personale sanitario, le condizioni igieniche dei locali e per effettuare ulteriori accertamenti specifici.

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