Il comunicato pro Israele letto ieri da Mara Venier a Domenica in continua a fare discutere, tanto che sta scoppiando una polemica in Rai. Ma non solo. Il consigliere d’amministrazione Davide Di Pietro critica la scelta “improvvida e parziale” e critica Venier. Ecco cosa ha detto.
Comunicato pro Israele letto da Mara Venier: polemica in Rai
Il comunicato pro Israele letto da Mara Venier dell’amministratore delegato Rai Roberto Sergio in diretta a Domenica In continua a far discutere. Le parole della conduttrice rischiano ora di diventare un caso nazionale. A parlare di questa vicenda è il consigliere d’amministrazione Davide Di Pietro, il quale attraverso un comunicato ha commentato la vicenda: “Venier sia più accorta quando dice ‘siamo tutti d’accordo’“
In merito a temi così importanti come il conflitto in Medio Oriente ed in risposta al tweet dell’ambasciatore Israeliano a Roma sarebbe stato necessario maggior equilibrio e collegialità, soprattutto in seno al CdA, ritengo pertanto che il comunicato letto durante “Domenica In” sia a tratti improvvido e parziale. Nessuno dimentica quanto accaduto il 7/10 in Israele e la brutale uccisione di centinaia di civili da parte di Hamas, atto orribile che deve essere condannato senza alcuna reticenza. Non possiamo però, nel contempo, non prendere in considerazione l’ormai quotidiana strage della popolazione palestinese, compresi donne e bambini inermi.
La nota di Di Pietro prosegue quindi così:
Non esistono morti di serie A o serie B ed il palcoscenico di Sanremo in particolare è stato e resterà adisposizione di chiunque voglia far passare messaggi di pace, coesione e rispetto; Rai, servizio pubblico, affonda le sue radici nella costituzione italiana e in particolare nell’articolo 11.
Le critiche a Mara Venier
Il passaggio finale del comunicato è invece indirizzato nello specifico a Mara Venier: “Infine auspico che la sig.ra Venier, come avvenuto durante la diretta di Domenica In dopo la lettura del comunicato sia maggiormente accorta nel dire frasi come “qui siamo tutti d’accordo” lasciando intendere una sedicente unanimità di pensiero sul tema tra i presenti in studio, in primis delle colleghe e colleghi Rai, i quali sono liberi di manifestare il loro pensiero critico in maniera autonoma senza alcuna necessità di mediazione pubblica“.