Interrotte le ricerche di Concetta Lo Cicero, la donna affetta da Alzheimer scomparsa dopo le dimissioni dall’ospedale Humanitas di Castellanza, provincia di Varese. Concetta si era recata al pronto soccorso lo scorso 7 febbraio, dove è stata visitata dai medici che l’avevano in seguito dimessa. Ma di lei non si hanno più notizie.
Concetta scomparsa nel nulla dopo le dimissioni dall’ospedale
L’ipotesi principale degli inquirenti che stanno indagando, è che Concetta si sia allontanata volontariamente, forse senza avere coscienza di dove stesse andando o a chi chiedere un aiuto. Subito dopo l’allarme, sono state avviate le ricerche, condotte dalla Protezione civile che ha organizzato il quartiere generale a Uboldo, nel Varesotto.
Interrotte le ricerche
Fino a ieri pomeriggio, martedì 15 febbraio, Concetta è stata cercata ovunque, purtroppo senza successo. Alle operazioni hanno preso parte anche carabinieri e sommozzatori dei vigili del fuoco, oltre a volontari muniti di drone, per un totale di 170 persone tra la provincia di Varese e quella di Milano.
A tal proposito, il vice presidente della Provincia di Varese, Alberto Barcaro, ha detto che “si è trattato dell’operazione di ricerca più lunga e minuziosa fatta dalla protezione civile negli ultimi tre anni“. La figlia di Concetta, Francesca, ha invece detto di non sapere cosa pensare. “Dai parenti non può essere, perché ce l’avrebbero riportata. Perfino noi della famiglia abbiamo fatto ricerche per conto nostro. Ho perfino paura che sia stata raccolta da qualcuno per strada… non so cosa pensare“, ha continuato.
La famiglia denuncia l’ospedale Humanitas
Nel frattempo, la famiglia della 69enne ha sporto denuncia contro l’ospedale Humanitas di Castellanza per omesso controllo. Il nosocomio ha fatto sapere che “le verifiche sono state avviate immediatamente. Humanitas Mater Domini ha fornito sin dal primo momento la massima collaborazione alle Autorità competenti nelle indagini sulla scomparsa della paziente dimessa lo scorso 7 febbraio, con dimissioni avvenute al termine degli esami e visite di pronto soccorso e dopo averne dato comunicazione ai familiari“.