Il Governo punta a ridurre l’Irpef, la dead line per il concordato preventivo biennale è fissata al prossimo giovedì 31 ottobre 2024: cosa prevede, chi può aderire e quali sono i vantaggi. Si tratta di un accordo fiscale che consente ai lavoratori autonomi e alle imprese di concordare preventivamente le imposte da pagare per due anni consecutivi.
Tasse, concordato preventivo biennale entro il 31 ottobre
Il concordato preventivo biennale è una procedura concorsuale che consente alle aziende in difficoltà finanziaria di proporre ai creditori un piano di risanamento e ristrutturazione dei debiti da realizzare entro due anni. Introdotto con l’obiettivo di agevolare il recupero e la continuità aziendale, questa forma di concordato presenta alcune caratteristiche specifiche e offre vantaggi sia per l’impresa sia per i creditori.
Cosa prevede il concordato preventivo biennale
- Durata massima di due anni: il piano di risanamento deve essere completato entro un massimo di 24 mesi, un periodo considerato sufficiente per ristrutturare il debito e ripristinare l’equilibrio finanziario.
- Piano dettagliato di pagamento: l’impresa deve presentare un piano che descriva in modo chiaro e realistico le modalità di pagamento dei creditori, eventualmente prevedendo una riduzione del debito (cosiddetto “stralcio”).
- Approvazione dei creditori: affinché il piano sia approvato, è necessario il consenso dei creditori, che votano secondo le rispettive categorie (ad esempio, creditori privilegiati e chirografari).
- Monitoraggio del Tribunale: il piano e le operazioni finanziarie vengono vigilati dal Tribunale competente per garantire il rispetto dei termini e delle condizioni concordate.
Chi può aderire
- Lavoratori autonomi e imprese che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA).
- Forfettari (per il primo anno, 2024, solo per un anno, ma dal 2025 per due anni).
Vantaggi del concordato preventivo biennale
- Continuità aziendale: permette all’impresa di proseguire l’attività, evitando la chiusura o la liquidazione.
- Riduzione del debito: offre la possibilità di rinegoziare i debiti con i creditori, spesso con una riduzione significativa dell’importo.
- Protezione da azioni esecutive: una volta avviata la procedura, i creditori non possono procedere con azioni di recupero forzoso, tutelando così l’azienda da ulteriori pressioni finanziarie.
- Possibilità di attrarre investitori: un piano di risanamento concordato può rendere l’azienda più appetibile per nuovi investitori o finanziatori, agevolando così il rilancio.
Il concordato preventivo biennale, quindi, rappresenta uno strumento fondamentale per le imprese in difficoltà, favorendo la ristrutturazione del debito e dando una seconda possibilità per mantenere l’attività produttiva.