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Terrorismo, Cassazione conferma condanna a 6 anni per Manni di Avanguardia Ordinovista

Diventa definitiva la condanna a sei anni per Stefano Manni responsabile di aver promosso, costituito e organizzato l’associazione “Avanguardia Ordinovista” che si rifaceva al disciolto movimento “Ordine nuovo” e che progettava atti di violenza al fine di destabilizzare l’ordine pubblico, reperendo armi e tentando di autofinanziarsi commettendo rapine.

Terrorismo, definitiva la condanna a sei anni per Stefano Manni

La Prima sezione penale della Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto da Manni, arrestato nel 2014 nell’ambito dell’operazione ‘Aquila Nera’, contro la sentenza della Corte di Appello dell’Aquila che gli aveva inflitto sei anni di reclusione così come in primo grado. L’associazione aveva tra i suoi scopi anche l’incitamento all’odio e alla discriminazione razziale e il compimento di atti di violenza per motivi razziali.

Cos’è l’ordine nuovo

Il Movimento Politico Ordine Nuovo fu un gruppo politico di estrema destra extraparlamentare nato nel dicembre 1969, da parte di alcuni militanti del Centro Studi Ordine Nuovo guidati da Clemente Graziani, contrari al rientro dell’associazione insieme al fondatore Pino Rauti nei ranghi del Movimento Sociale Italiano. A novembre 1973 il movimento fu sciolto a seguito del processo in cui i suoi dirigenti furono accusati di ricostituzione del disciolto Partito Nazionale Fascista, subendo pesanti condanne e lo scioglimento ufficiale a opera del ministro dell’interno Paolo Emilio Taviani.

Già prima della cessazione per decreto del movimento, comunque, un gruppo di militanti si era attrezzato per la lotta clandestina. Con i leader più noti fuggiti all’estero per sottrarsi alla cattura per l’inchiesta su Ordine Nero, fu il neofascista siciliano Pierluigi Concutelli ad assumere il controllo del gruppo clandestino. Con l’arresto di Pierluigi Concutelli, nel febbraio 1977, la struttura militare del movimento fu sostanzialmente smantellata.

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