Per la Corte Costituzionale “l’oggetto e la finalità non sono chiari”. Ammessi gli altri cinque quesiti.
La Consulta boccia il referendum sull’autonomia differenziata
La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il referendum abrogativo sulla legge riguardante l’Autonomia differenziata delle Regioni. La sentenza è stata emessa dagli attuali undici giudici della Consulta, in attesa che il Parlamento completi l’elezione dei membri mancanti. La Corte ha osservato che “l’oggetto” e “le finalità” del quesito non sono sufficientemente chiari.
Già lo scorso mese, la Corte si era espressa sulla cosiddetta legge Calderoli, evidenziando, sotto il profilo della compatibilità costituzionale, la necessità di modifiche su sette aspetti della legge, tra cui i Livelli essenziali di prestazione (Lep) e le aliquote tributarie.
Sono stati invece dichiarati ammissibili i quesiti su cittadinanza per gli extracomunitari, Jobs Act, indennità di licenziamento per le piccole imprese, contratti a termine e responsabilità solidale del committente negli appalti.