Il Premier Conte in diretta alla Camera, ha anticipato alcune delle norme contenute nel nuovo Dpcm: non ci sarà un lockdown generalizzato, l’Italia verrà divisa in 3 aree, corrispondenti ad altrettante fasce di rischio. Le nuove restrizioni potrebbero durare circa un mese.
“Non conosciamo ancora il volto dell’Italia che verrà, ma sappiano con certezza che tutto cambierà profondamente. Restiamo uniti in questo drammatico momento”, ha concluso Conte.
Nuovo Dpcm, Conte in diretta alla Camera: no al lockdown ma divisione in 3 aree
L’interevento del Premier alla Camera è appena terminato, Conte ha illustrato quelle che sono le norme che saranno conenute nel nuovo Dpcm, atteso per le prossime ore.
No al lockdown
Il Premier ha escluso un lockdown totale e generalizzato su tutto il territorio nazionale, ma ci sarà una suddivisione del Paese in 3 aree, corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio. L’inserimento di una regione in una di queste 3 aree avverrà con ordinanza del Ministro della Salute e dipenderà dal coefficiente di rischio raggiunto dalla regione.
Interventi diversificati
Dove non si segnalano livelli di rischio elevato, si interverrà con piani di contenimento e chiusure più lievi.
Chiusura dei centri commerciali
Nei giorni festivi e prefestivi si procederà alla chiusura dei centri commerciali, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, negozi di alimentari e tabacchi che si trovano all’interno delle strutture.
Trasporti
Per quanto riguarda la riduzione della capienza dei mezzi pubblici, si arriverà fino al 50%: un provvedimento a supporto di quelli già adottati, relativi alla Didattica a distanza per le scuole e allo smart working.
Musei
Come già anticipato dal Ministro Franceschini ieri sera, in diretta a Che tempo che fa, il nuovo Dpcm prevederà la chiusura di musei e mostre.
Mobilità tra regioni
Verranno introdotti nuovi limiti agli spostamenti da e verso le regioni, ma solo per quelle che presentano elevati fattori di rischio.
Scuola
Per quanto riguarda la scuola, il Premier ha auspicato che si tratti di una misura temporanea, ma comunque il nuovo Dpcm prevederà l’adozione della didattica a distanza per tutte le scuole secondarie di secondo grado.