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La conferenza stampa di fine anno di Conte: “Covid ha dato all’Italia credibilità”

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato in conferenza stampa oggi, 30 dicembre 2020. Si tratta della consueta conferenza stampa di fine anno organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa Parlamentare. La conferenza si è svolta alle ore 11 a Villa Madama, a Roma.

La conferenza stampa di fine anno di Conte: cosa ha detto il premier

La conferenza è iniziata con un minuto di raccoglimento per le vittime e i familiari delle vittime del Covid in questo 2020. Vengono ricordati Bosso, Proietti, Morricone, Bryant, Rossi, Maradona e tanti altri personaggi famosi scomparsi.

A prendere parola inizialmente è Carlo Verna, presidente dell’Ordine dei Giornalisti il quale ha fatto il punto sulla situazione della crisi del lavoro nel mondo giornalistico, chiedendo al premier Giuseppe Conte interventi immediati e sicuri per scongiurare un ulteriore peggioramento della situazione.

Parla poi il premier Giuseppe Conte: “Voglio ringraziare i giornalisti per questa occasione. Faccio gli auguri a voi, come naturalmente a tutti gli italiani. Rispondo subito alle prime questioni sollevate. Sulle querele bavaglio il Governo è disponibilissimo a fare la sua parte e dare il suo contributo. L’osservatorio sui cronisti minacciati è stato riattivato. Per il carcere ai giornalisti, la sentenza della Corte Costituzionale ha dato un anno di tempo al Parlamento. Cercheremo anche lì di legiferare sul punto.


La conferenza stampa di fine anno del premier Conte: cosa ha detto sui decessi


Bisogna trovare un punto d’equilibrio tra quello che direi è un diretto e una libertà fondamentale, e quello che sono un grumo di pari gradi Costituzionale, dalla privacy personale all’onore. Non bisogna in ogni caso compromettere la libertà di svolgere il proprio lavoro. La commissione sull’equo compenso è stata riattivata, ma è una situazione complessa. Il giornalista, anche per come si sta plasmando il mondo, sta diventando sempre più precario. Conosciamo i problemi dell’INPGI. Quello che possiamo auspicare è che si allarghi la platea contributiva ai comunicatori e con una riduzione dei costi si arrivi a far camminare l’INPGI con le proprie gambe. Sono tutte questioni su cui dobbiamo lavorare insieme. Non c’è una chiave di volta risolutiva”.

Le carceri in Italia

“Sono contento di aver incontrato Rita Bernardini (membro del Consiglio Generale del Partito Radicale ed ex deputata), anche perché ho saputo che dopo il mio incontro ha sospeso il digiuno. È chiaro che in un periodo così complesso ci sono ulteriori preoccupazioni per chi vive nelle carceri: nel complesso la situazione è sotto controllo perché su 53mila detenuti abbiamo riscontrato 844 casi di Covid di cui solo 35 sintomatici e 25 ricoverati. Io stesso ho verificato nella mia visita a Regina Coeli che le precauzioni ci sono, è ovvio che qualsiasi intervento più sistemico non può che passare da una sintesi politici. Comunque circa duemila detenuti hanno beneficiato di misure alternative. C’è comunque massima disponibilità a investire nell’edilizia e penitenziarie nell’assunzione di nuove forze di polizia penitenziaria”, ha risposto Conte sul tema.

Recovery plan e crisi di governo

“Dobbiamo assolutamente affrettare delle risposte che il Paese attende. Le risposte più urgenti sono la Legge di Bilancio, oggi in approvazione al Senato, e il Recovery Plan. Adesso dopo quella bozza tecnica che ha messo sul piatto gli esiti degli incontri con i vari Ministeri e i vari territori, dobbiamo fare una sintesi politica. Va fatta nei prossimi giorni e non valgono quelli di festa. Dobbiamo riportare tutto al Consiglio dei Ministri, aprire il confronto alle parti sociali, mandare questo documento al Parlamento il primo possibile.

Altrimenti arriveremo in ritardo a un’occasione storica. Dobbiamo procedere contemporaneamente al confronto con le varie forze. Che la critica sia costruttiva. Vorrei arrivare al confronto già nei primi giorni di gennaio. Ho già detto che ci sarà un passaggio Parlamentare in cui ciascuno di prenderà le proprie responsabilità. Non voglio credere che in questo contesto si arrivi a uno scenario del genere. Mi sembra rischioso e insidioso”.

Il vaccino anti Covid

“Salutiamo il fatto che in Italia e in tutta Europa si sia tenuto il V-Day. Io stesso avevo premuto con gli altri leader per questo. Un fatto concreto e simbolico. Credo che vi sia stato anticipato tutto dal commissario Arcuri o dal Ministro Speranza. Noi abbiamo avuto 9750 dosi solo per il giorno iniziale. Parliamo del vaccino Pfizer-Biontech, il primo disponibile, al quale si aggiungerà ragionevolmente quello della ditta Moderna. Noi per fine gennaio solo di quello Pfizer avremo oltre 2.000.000 di dosi al quale appunto si aggiungerà Moderna.


Conte, conferenza stampa di fine anno: “Arriverà un secondo vaccino”


L’Italia sul piano vaccinale ha dato una prova democratica. Il Parlamento ha approvato il piano vaccinale. Gli operatori sanitari, socio-sanitari, i residenti delle RSA. Queste persone sono circa 1,8 milioni. A seguire abbiamo dato come indicazione gli ultra 80enni, 4,4 milioni. Poi passeremo a quella dai 60 ai 79 anni, poi a chi ha una patologia cronica. Da questo punto di vista procederemo così. Vaccinazione obbligatoria? No, non la valutiamo. Lasciamo che parta il piano vaccinale, ma confidiamo di poter raggiungere una buona parte di popolazione già su base facoltativa”.

I nuovi poveri

“Con uno sforzo significativo abbiamo consentito agli ammortizzatori sociali di proseguire fino a fine marzo. Però è chiaro che la ministra sta già lavorando per lo scenario che dovremo affrontare dopo Marzo. Dobbiamo continuare a lavorare per riformare gli ammortizzatori e anche per rendere più incisive le politiche attive. Dobbiamo assolutamente nei prossimi giorni continuare. Abbiamo stanziato ulteriori risorse per le derrate alimentari, ma è chiaro che il mercato del lavoro si preannuncia chiaramente difficile per dopo marzo”.

Gli stipendi di infermieri ed insegnanti

Il mio stipendio da professore universitario era molto più modesto rispetto ad altri Paesi. Sugli stipendi siamo intervenuti con 400mln per il contatto del pubblico impiego e con 850mln all’anno nella legge di Bilancio come indennità a medici e infermieri da riconoscere già dal 1 gennaio 2021″, ha detto Conte. “Per gli insegnanti gli stipendi non sono elevati, dovremo fare qualcosa di più. Ma stiamo lavorando per migliorare la qualità dell’insegnamento: il Piano pluriennale con 25mila insegnanti di sostegno è qualificante, sarà a favore degli alunni con disabilità – ha spiegato il premier -. È un grande segnale che diamo al comparto scuola che tradizionalmente su questo fronte non è negli standard più elevati del mondo occidentale”.

La legge elettorale

“Prenderò una iniziativa nella direzione di una modifica della legge elettorale, e per realizzare un meccanismo normativo che consente un efficace contro-bilanciamento in termini di rappresentanza elettiva dopo il taglio dei parlamentari. È tra le priorità delle prospettive di fine legislatura“, ancora Conte.

Lo stato di emergenza

“Prorogheremo lo stato di emergenza fin quando sarà necessario per mantenere i presidi di Protezione Civile, per dare alle Regioni poteri specifici. Non significa far saltare l’assetto costituzionale, si tratta di un evento imprevedibile e mutevole che dobbiamo accompagnare”. 

Il sistema bancario

“Ci eravamo rafforzati negli ultimi anni, e adesso invece c’è un esigenza nell’arco di qualche anno di rafforzare la patrimonializzazione delle imprese tramite il consolidamento. Nella Legge di Bilancio c’è infatti un incentivo fiscale per operazioni di aggregazione e fusione. L’obiettivo è avere la possibilità di trasformare in credito d’imposta varie attività diversamente differite. Un problema europeo”.

La situazione in Libia ed Etiopia

“La crisi libica è sempre al centro dei nostri scenari, delle nostre premure e della politica estera, non abbiamo mai dismesso la costante attenzione verso questo primario dossier e verso l’obiettivo di stabilizzazione del Paese, superando logiche militari e interferenze esterne nel quadro del processo di Berlino che si sta dipanando pur con difficoltà e lentezze sotto l’egida Onu.

È un processo che rimane fragile – ha aggiunto – ma gli obiettivi sono chiarissimi e l’Italia non arretrerà mai per raggiungere l’obiettivo di una Libia unita, indipendente e autonoma da interferenze esterne. Su questo lavoreremo nel quadro dell’Ue e dell’alleanza atlantica. Con Biden, in una lunga conversazione, ho richiamato l’importanza per gli Usa del Mediterraneo e del dossier libico”. “L’Italia lavorerà con tutta la sua filiera, diplomatica e di intelligence. È un dossier su cui abbiamo una presa costante e diretta: non è con le offensive militari che si risolvono i problemi, c’è sempre spazio per il dialogo e la diplomazia”, ha concluso.

“Abbiamo grande attenzione per il Corno d’Africa, abbiamo manifestato sin dal primo momento al presidente Abiy preoccupazione per gli scontri, per i diritti umani e per i rischi di spillover nella regione. Lavoriamo per l’immediata cessazione delle ostilità e il mantenimento di tutti i canali di dialogo”, ha dichiarato il Presidente sul tema della guerra in Etiopia.

Milano capitale finanziaria d’Europa

“C’è la possibilità di fare di Milano la capitale finanziaria del continente europeo”, ha detto Conte. “Per il rientro della borsa di Milano da Londra” dopo la Brexit “una delle scelte prioritarie è stata quella di avere una partnership in un network che garantisse lo sviluppo del nostro sistema, quindi la capitalizzazione delle nostre imprese. Da questo punto di vista Euronext è un sistema, senza nulla togliere agli altri, che ha garantito, col meccanismo della confederazione, la soluzione più convincente, ha aggiunto il premier. “Abbiamo una prospettiva reale, abbiamo voce in capitolo perché Cdp e gli altri soggetti che entrano hanno un ruolo importante per quanto riguarda la governance europea ma c’è la possibilità di fare di Milano la capitale finanziaria del continente europeo per tutte le qualità che abbiamo, per le attitudini che abbiamo. È questa la ragione e l’indirizzo strategico con cui stiamo seguendo questo dossier”, ha concluso.

Legge di bilancio 2021

“La legge di bilancio approvata definitivamente dal Senato è stata migliorata anche grazie all’opposizione. Ci sono momenti – ha detto Conte – in cui lo scontro con l’opposizione è più vivace e momenti in cui il dialogo dà dei frutti come nel passaggio parlamentare della manovra. Devo dare atto del gran lavoro fatto dalle forze di maggioranza, hanno avuto pochissimo tempo per migliorare la legge di bilancio ma voglio sottolineare il contributo costruttivo delle forze di opposizione soprattutto per due misure: il Parlamento ha stanziato 650 milioni per rafforzare il piano di vaccinazione e ha rafforzato le tutele a favore dei lavoratori professionisti, autonomi e Partite Iva. Questo è il dialogo che funziona e che dà frutti”.

Conte è ancora avvocato del popolo?

“Con l’espressione ‘l’avvocato del popolo’, volevo dire che mi impegnavo solennemente per non perseguire i miei interessi personali. Sarò immodesto, ma l’ho sempre fatto e lo faro’ fino all’ultimo giorno. Ho messo da parte anche antiche amicizie, comprimo gli affetti più cari per fare l’interesse dei cittadini”, ha dichiarato il presidente del Consiglio.


 


Covid, dopo l’Epifania torna la divisione in zone

Dal 7 gennaio 2021 l’Italia tornerà ad essere divisa in zone. L’ultimo report dell’Iss ha evidenziato infatti il rischio moderato o alto per 9 regioni. Liguria, Marche, Puglia, Umbria e Veneto sono da zona arancione e Emilia-Romagna, Molise, Provincia Autonoma di Trento e Valle d’Aosta altrettanto a rischio alto.

Quando riaprono palestre e piscine? Spadafora: “Possibile entro fine gennaio”

In molti si stanno chiedendo che cosa succederà per quanto riguarda le riaperture. Per il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, se i dati relativi al contagio lo permetteranno, palestre e piscine potranno riaprire a fine gennaio.

Vaccino covid: come e quando lo riceveremo

La somministrazione del vaccino avverrà in più fasi. In poche parole, si partirà dalle categorie più a rischio ( operatori sanitari ed anziani), per poi raggiungere tutti. I risultati, come fanno sapere gli esperti si vedranno man mano con la curva di contagi. Quando saremo vaccinati? ( CLICCA QUI PER LEGGERE L’ELENCO COMPLETO)


 

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