Politica

Giuseppe Conte (M5S) risponde alle accuse di Renzi e Calenda

Giuseppe Conte durante l’assemblea del M5S ha colto l’occasione per togliere qualche sassolino dalla scarpa. Dapprima, concentrandosi sull’imminente ripartenza del MoVimento, consacrata da un definitivo cambio di rotta (e di stile), per poi ribadire alcuni concetti a Matteo Renzi ed a Carlo Calenda, rei di aver gettato fango nelle scorse settimane.

Conte chiede al M5S di avere le spalle larghe

“Anche a voi, uno per uno, chiedo di avere le spalle larghe. Perché anche voi dovete sobbarcarvi, ciascuno per la propria parte, il peso di questa ripartenza. Sono in tanti a volerci divisi. Sono in tanti ad aver intrapreso già da tempo una danza intorno al nostro destino politico, sperando nella nostra frammentazione, o addirittura nel nostro dissolvimento. A costoro dobbiamo rispondere tutti con orgoglio e voce ferma e risoluta: rimarrete delusi”, assicura il leader del M5S.


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L’ex Premier allontana definitivamente Calenda

“Leggo spesso, non so se capita anche a voi, che il leader di Azione non ci vuole come suoi alleati. Perché ridete? Francamente non capisco perché continui a ripetere insistentemente, ossessivamente, questo mantra. Forse lo fa per convincere se stesso che sia giusto così. Noi lo solleviamo da questi dilemmi e gli diciamo: non ti sforzare, forse non ti sei accorto che nessuno di noi si è mai dichiarato disponibile ad averti come alleato”, chiudendo definitivamente le porte all’europarlamentare, nonché candidato sindaco di Roma alle scorse amministrative.

Conte: “Renzi? Saltella dal rinascimento arabo alla tv”

“Poi ci sono anche i casi limite. C’è anche il caso limite di chi saltellando da un omaggio al rinascimento arabo ad una comparsata tv, per chiedere l’abolizione delle misure per i poveri, esplicita (e lo fa in pieno giorno) i sogni che l’hanno cullato durante la notte. E così sragiona sui nostri risultati elettorali a queste amministrative, senza neppure rendersi conto che non ha neppure avuto il coraggio di presentarsi con il suo simbolo. Evidentemente accontentandosi della percentuale di consenso che i sondaggi stabilmente gli accreditano. Un punto sopra lo zero. Parliamo di persone che mentre noi eravamo impegnati nella sfida più dura della pandemia, parliamo del marzo 2020, mentre tutti iniziavano a copiare le nostre misure, andavano alla tv, alla Cnn, non una tv qualsiasi, per dire: non fate come l’Italia. Non abbiamo nulla a che vedere con persone che accecate dalla egolatria e dall’odio politico sono andate in mondovisione a parlare male del nostro Paese”.

 

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