Cronaca

Afghanistan, “dialogo con talebani”: è bufera su Conte

Dai partiti piovono critiche alle parole dell'ex premier. Poi il contrattacco: "Bieca polemica"

Scoppia la polemica per le parole di Giuseppe Conte sull’apertura al dialogo con i Talebani. Durante il suo breve tour campano l’ex premier ha detto che occorre “coltivare un serrato dialogo con il nuovo regime in Afghanistan che appare, almeno a parole, su un atteggiamento abbastanza distensivo“.

Conte: “Vergognoso strumentalizzare le mie parole sull’Afghanistan”

Dai partiti (da Iv alla Lega, passando per il Pd) piovono critiche. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio prova a correggere il tiro: i talebani, dice il titolare della Farnesina, vanno giudicati “dalle loro azioni, non dalle loro parole”. E sempre tramite i social si fa sentire anche il garante Beppe Grillo, che twitta: “La fuga disonorevole da Kabul resterà una macchia indelebile nei libri di storia sui quali studieranno i nostri posteri”.

La precisazione di Conte

Lo stesso Conte è costretto a intervenire in serata per precisare il senso delle sue affermazioni: “La polemica proviene dagli esponenti di quella stessa forza politica che ha inneggiato al ‘rinascimento arabo’ e che ha sostenuto fideisticamente che il percorso che si stava compiendo in Afghanistan fosse risolutivo e privo di errori”, afferma l’ex premier replicando a Italia Viva.

Poi aggiunge: “È assolutamente necessario che tutta la comunità internazionale esprima una compatta pressione (ho inteso questo, quando nell’ambito di un più articolato ragionamento politico, ho parlato di ‘serrato dialogo’) sui talebani affinché siano costretti ad accettare condizioni e garanzie per il riconoscimento e la tutela dei diritti e delle libertà fondamentali della popolazione“.

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