Cronaca

Mangiare cibo in contenitori d’asporto può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari: lo studio

confezioni
immagine di repertorio
confezioni

Uno studio su un ampio campione ha suggerito che il consumo di alimenti in contenitori di plastica da asporto potrebbe aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, supportato da esperimenti di laboratorio.

Microplastiche e sostanze chimiche rilasciate dai contenitori in plastica potrebbero danneggiare il cuore

Il consumo di alimenti in contenitori di plastica da asporto potrebbe aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, secondo uno studio condotto su un ampio campione di persone e approfondito con esperimenti di laboratorio.

I ricercatori hanno dimostrato che l’esposizione prolungata alle sostanze chimiche rilasciate dai contenitori di plastica, specialmente quando entrano in contatto con cibi e bevande calde, può provocare infiammazione cronica, danni al microbiota intestinale e alterazioni al tessuto cardiaco.

Lo studio sui contenitori in plastica: due fasi di analisi

 FASE 1 – Analisi su un campione umano
3.179 persone selezionate casualmente sono state monitorate per valutare la frequenza di utilizzo dei contenitori di plastica per cibi caldi. Dai risultati è emerso che un maggiore utilizzo di questi contenitori è correlato a un aumento del rischio di insufficienza cardiaca.

FASE 2 – Esperimenti di laboratorio sui topi
I ricercatori hanno esposto l’acqua bollente ai contenitori di plastica per analizzare il rilascio di sostanze chimiche pericolose. Si è notato che l’aumento della temperatura (da 25°C a 95°C) porta a una crescita esponenziale del rilascio di microplastiche e percolati chimici. Nei topi esposti a queste sostanze si sono verificati cambiamenti nel microbiota intestinale e danni al muscolo cardiaco.

Cosa è emerso dallo studio?

Rischi principali legati ai contenitori di plastica per alimenti caldi:

  • Danni al cuore: Le sostanze rilasciate dalla plastica possono infiltrarsi nel tessuto cardiaco, portando a una diminuzione della sua funzione.
  •  Alterazione del microbiota intestinale: Le microplastiche e i percolati chimici modificano l’equilibrio dei batteri intestinali, influenzando la salute generale dell’organismo.
  • Aumento dell’infiammazione e dello stress ossidativo: L’infiammazione cronica è una delle cause principali delle malattie cardiovascolari.

Un dato allarmante: uno studio parallelo ha dimostrato che riscaldare l’acqua da 25°C a 95°C nei biberon di plastica può far aumentare il rilascio di microplastiche da 600.000 a 55 milioni di particelle per litro.

Come ridurre i rischi?

✔ Limitare l’uso di contenitori in plastica per cibi caldi, preferendo materiali alternativi come vetro, acciaio inox o carta alimentare certificata.
✔ Evitare di riscaldare cibo e bevande direttamente nei contenitori di plastica, specialmente in microonde.
✔ Favorire un’alimentazione più sana e meno dipendente da cibi confezionati e d’asporto.

Questo studio sottolinea l’importanza di una maggiore attenzione nella scelta dei materiali a contatto con gli alimenti, per prevenire rischi a lungo termine sulla salute cardiovascolare.

microplastichescienzastudio