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Partiti i contributi a fondo perduto del Decreto Sostegni: più di 600mila richieste in pagamento

Sono partiti gli ordinativi di pagamento per il contributo fondo perduto per le partite Iva. Si tratta delle prime 600mila istanze presentate sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate per un importo complessivo di 1.907.992.796 euro a favore delle imprese destinatarie dei sostegni che hanno presentato la domanda entro la mezzanotte del 5 aprile 2021.
I contribuenti coinvolti vedranno accreditarsi le somme direttamente sul conto corrente indicato nella domanda oppure potranno usare l’importo riconosciuto in compensazione. Dal 30 marzo, giorno dell’apertura del canale telematico dell’Agenzia delle Entrate, ad oggi sono circa un milione le domande del contributo a fondo perduto inviate con l’apposita piattaforma informatica delle Entrate gestita con il partner tecnologico Sogei.

Contributo a fondo perduto per le partite Iva: al via il pagamento delle prime 600mila domande

Sono più di 600mila, precisamente 604.534, le istanze dei contributi a fondo perduto lavorate, per le quali è stato già predisposto il mandato di pagamento oppure riconosciuto il credito d’imposta. Quest’ultimo caso riguarda 10 mila domande, nelle quali i contribuenti avevano manifestato la scelta della compensazione in alternativa all’accredito su conto corrente.

Gli operatori interessati regione per regione

Sul totale dei soggetti richiedenti, quasi 100mila svolgono la loro attività in Lombardia, seguono la Campania con 70.534 operatori economici, il Lazio (68.697), la Puglia (45.926), la Toscana (42.141), la Sicilia (41.763), il
Veneto (40.620). Fra le altre regioni spiccano il Piemonte (39.411), l’Emilia-Romagna (38.556), la Calabria (20.987) e la Sardegna (17.657).

Contributi a fondo perduto: come controllare il pagamento e in quanto tempo avviene

La comunicazione avviene nell’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”, accessibile al soggetto richiedente o ad un suo intermediario delegato. Sempre nell’area riservata, l’Agenzia delle entrate comunica l’eventuale scarto dell’istanza, evidenziando i motivi del rigetto.

Qualora l’istanza sia trasmessa da un intermediario, l’Agenzia delle entrate invia al richiedente una comunicazione contenente l’informazione che è stata trasmessa un’istanza o una rinuncia ad un’istanza precedentemente presentata, inviata mediante PEC all’indirizzo presente nell’Indice Nazionale degli indirizzi PEC delle imprese e dei professionisti (INI-PEC) istituito presso il Ministero dello Sviluppo economico.

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