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Fa partire “Faccetta Nera” durante i controlli dei vigili, denunciato dipendente di un pub di Palermo

polizia municipale

Foto di repertorio

Un dipendente di un pub di Palermo è stato denunciato per apologia del fascismo dopo aver messo in riproduzione la canzone “Facetta Nera” del Ventennio fascista al temine di un controllo della polizia municipale. A sollecitare le verifiche, alcuni residenti che avevano lamentato occupazione del suolo pubblico e musica ad alto volume.

Fa partire “Faccetta Nera” durante i controlli dei vigili, denunciato

Lo staff di un pub di Palermo è chiamato a rispondere del reato di apologia del fascismo. Hanno riprodotto nel locale la canzone “Faccetta nera” del Ventennio durante un controllo della polizia municipale. Dal punto di vista amministrativo, i proprietari del pub sono stati multati per violazioni relative alla musica e all’occupazione del suolo pubblico. Mentre penalmente uno dei dipendenti sarà accusato di apologia fascista per aver avviato la canzone durante i controlli.

L’incidente è avvenuto durante il weekend, quando la polizia municipale si è recata nel pub Castigamatti di Palermo per eseguire controlli. Gli agenti hanno riscontrato irregolarità nella documentazione presentata dai gestori riguardante le attività musicali e l’occupazione del suolo pubblico. In quel momento nel locale c’erano un DJ e numerosi clienti. Secondo le autorità, sebbene il pub fosse autorizzato a svolgere attività di intrattenimento con musica, non aveva effettuato i rilievi fonometrici nell’unità abitativa più vicina. Come richiesto dal Regolamento sulla movida.

Mentre i vigili sequestravano le attrezzature e disponevano la sospensione delle attività musicali, uno dei dipendenti avrebbe messo in riproduzione, quasi al termine dei controlli, la canzone fascista “Faccetta Nera”. Il dipendente responsabile del gesto è stato denunciato, mentre il locale ha comunicato di aver inviato le sanzioni amministrative all’ufficio legale. Castigamatti avrebbe trasmesso la documentazione relativa alle sanzioni amministrative per le “dovute opposizioni”, sottolineando che le attività del locale “si svolgevano nel pieno rispetto della normativa vigente”.

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