Cronaca

Corea del Sud, uomo apre portellone di emergenza in atterraggio

Paura in Corea del Sud, su un volo diretto a Daegu, dove un uomo in fase di atterraggio ha aperto il portellone di emergenza. L’aereo si trovava a circa 213 metri di altezza e mancavano 2-3 minuti per l’atterraggio.

Corea del Sud, uomo apre portellone di emergenza in atterraggio

Oggi si sono vissuti momenti di terrore a bordo di un aereo della Asiana Airlines in Corea del Sud, che trasportava circa 200 persone. Un uomo ha aperto il portellone di un’uscita di emergenza mentre il velivolo si trovava a una quota di circa 213 metri, a soli 2-3 minuti dall’atterraggio.

I media internazionali hanno riportato l’incidente, e un video pubblicato sui social mostra l’aereo Airbus 321 in volo con il portellone spalancato, con i passeggeri nelle file vicine esposti al forte vento (la velocità di atterraggio di un Airbus 321 è di circa 262 chilometri all’ora).

Arrestato il passeggero

La polizia ha arrestato un uomo di 30 anni in relazione a questo episodio. Nonostante il portellone fosse rimasto aperto, l’aereo è riuscito ad atterrare in sicurezza all’aeroporto internazionale di Daegu, situato a circa 240 chilometri a sud-est di Seul.

Alcuni passeggeri si sono sentiti male

Tutti i 194 passeggeri e i sei membri dell’equipaggio sono sopravvissuti. Tuttavia, dodici persone hanno richiesto assistenza medica a causa di problemi respiratori, e nove di loro sono state ricoverate in ospedale. Il volo OZ8124 era decollato dall’isola di Jeju e a bordo erano presenti diversi bambini. Un genitore di uno di loro ha dichiarato all’agenzia di stampa Yonhap: “Tremavano, piangevano e avevano paura”.

Il commento del comandante Danilo Recine

Il comandante Danilo Recine, coordinatore piloti dell’Anpac (Associazione nazionale professionale aviazione civile), ha spiegato in una intervista a Gazzetta.it cosa è successo a bordo dell’Airbus A321 dell’Asiana Airlines: “Nessun essere umano potrebbe riuscirci. È proprio inutile provarci. A meno che, non avvenga a bassa quota“.

Un aereo che va in quota mantiene all’interno una pressione tale da permettere alle persone di respirare. Quindi il sistema di pressurizzazione crea una differenza enorme con la pressione esterna. Ciò rende impossibile aprire in quota le porte“, ha spiegato Recine, aggiungendo che tuttavia “il fatto si è verificato a bassa quota, una situazione in cui il sistema sa che si sta per atterrare. Man mano che scendiamo, infatti, la pressurizzazione diminuisce, fino al punto in cui, vicini all’atterraggio, l’aereo non deve più averne alcuna. Perché, per progetto, a tale quota le porte devono potersi aprire. In gergo le definiamo “armate”: significa che sono dotate degli scivoli che automaticamente si dispiegano in caso di emergenza“.

“Ma bisognerà aspettare i risultati delle indagini per capire effettivamente cosa è successo perché – ha concluso il pilota – poiché il meccanismo di apertura comporta il movimento del portello in avanti, anche a quella quota ad una velocità di circa 200 km/h ci vorrebbe uno sforzo quasi disumano per aprirlo“.

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