Cronaca

Fabrizio Corona a processo per tentata estorsione. La testimone: “Mi ha ricattata con i video hot”

corona festa 50 anni
Fabrizio Corona
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“Corona ha girato video intimi contro la mia volontà. Mi prometteva ricchezze e mi diceva che avevo qualcosa in più, poi mi ha minacciato, dicendo che avrebbe usato quei video per intimidirmi.” Questi sono alcuni passaggi della testimonianza di una donna in aula a Milano contro l’ex agente fotografico Fabrizio Corona, accusato di tentata estorsione.

Corona accusato di tentata estorsione: il racconto della presunta vittima

La donna, assistita dall’avvocato Angelo Morreale, ha raccontato che nel 2021 si era rivolta a Corona per servizi editoriali e pubblicitari per un libro che voleva pubblicare. Secondo l’accusa, avrebbe poi subito un presunto ricatto da parte dell’ex fotografo dei vip, che possedeva immagini intime di lei.

Dopo la deposizione della donna, in un clima teso con richiami del pm e del giudice a Corona a mantenere la calma, l’ex agente fotografico ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Davanti al giudice Mario Morra e assistito dagli avvocati Ivano Chiesa e Cristina Morrone, Corona ha dichiarato: “Sono stato con le donne più belle e famose; cosa mi avrebbe interessato di stare con lei? Il suo obiettivo era pagare 40mila euro per avere una relazione sessuale con me. Ho già scontato 15 anni di carcere, non andrei a ricattarla. Lei mente per rabbia e sapeva dei video.”

L’accusa

Secondo l’accusa, Corona avrebbe cercato di impedire che la donna intentasse azioni legali contro di lui per ottenere l’esecuzione completa del contratto di “servizi di pubblicazione” per promuovere il libro. La minaccia, secondo il pm, sarebbe emersa da una telefonata registrata, in cui Corona avrebbe detto che avrebbe divulgato “video intimi” se lei avesse proceduto con la causa.

La donna ha raccontato che, dopo essersi lamentata per la mancata promozione del libro e aver contattato un avvocato civilista, il 16 settembre 2021 ricevette una telefonata da Corona, registrata da lei, nella quale lui le disse che aveva dieci minuti per scusarsi o sarebbe “finita”. Inoltre, le parlò di video, dicendo di possederne due, e lei si spaventò. “Non c’era nulla nel contratto che richiedesse un video pornografico”, ha aggiunto.

La difesa di Corona sostiene invece che i video in questione fossero quelli degli shooting fotografici, e non video pornografici. Secondo la difesa, Corona stava parlando di contenuti “erotici” legati alla promozione, e non stava minacciando la donna. Nella telefonata, come riportato negli atti, Corona avrebbe detto: “Andiamo in udienza e poi proietto tutto quello che ho. Sono cose che sono successe contrattualmente. Se vuoi ti mando la copia del video. In una questione processuale e civile utilizzerò questi video! Non ti sto minacciando.”

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