Emergenza Coronavirus, il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri, in un’intervista al Corriere della Sera rispondendo alle accuse di voler forzare farmacisti e produttori a lavorare in perdita, ha affermato: “Il costo di produzione delle mascherine è di 10 cent. Ne abbiamo distribuite 4 milioni al giorno in fase 1, quasi 8 ora. E ne abbiamo abbastanza in stock, più abbastanza ordini, per coprire il fabbisogno mentre aumenta la produzione interna. Tra poco le distribuiremo gratis anche ai meno abbienti. Il prossimo passo sarà un accordo con i tabaccai, ma non abbiamo più bisogno di altri rifornimenti dall’estero”.
Coronavirus, Arcuri: “Mascherine gratis ai meno abbienti”
Quanto al capitolato per la fornitura di test sierologici, il commissario straordinario precisa che “anche se soltanto l’americana Abbott soddisfaceva le condizioni al momento della richiesta, ad aprile, del ministero della Salute di lanciare la gara, non significa che la Abbott sarà fornitore esclusivo per l’Italia.
Va anche detto che oggi non c’è al mondo un test sierologico sicuro al 100%. E il test di certo non è una patente di immunità, serve a sapere come si è mosso il virus. E vanno evitati il più possibile i cosiddetti test rapidi. A volte i cittadini ignari pagano per test che servono a poco”.
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“La app è stata sottoposta a una complessa analisi sulla privacy e sulla sicurezza. Ora fornirà un alert che avvisa subito chi è stato in contatto con un contagiato. Il salto ulteriore sarà quando la app si collegherà al sistema sanitario nazionale. Una volta risolti altri problemi di sicurezza e privacy”.