Emergenza coronavirus, dal Governo 400 milioni in buoni spesa: il testo completo dell’ordinanza, firmata questa sera dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di oggi.
Coronavirus, 400 milioni in buoni spesa da Governo
La ripartizione dei fondi per ogni Regione: è previsto che 386.945.839,14 euro vadano in favore dei Comuni appartenenti alle regioni a statuto ordinario, alla Regione Siciliana e alla Regione Sardegna, mentre i restanti 13.054.160,86 euro siano destinati in favore delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta e delle Province autonome di Trento e di Bolzano.
I criteri di ripartizione
Le risorse saranno ripartite secondo vari criteri: una quota pari al 80% del totale, per complessivi euro 320 milioni, è ripartita in proporzione alla popolazione residente di ciascun Comune (confermato che il contributo minimo spettante non può in ogni caso risultare inferiore a euro 600); il restante 20%, per complessivi euro 80 milioni è ripartita in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun Comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione. I valori reddituali comunali sono quelli relativi all’anno d’imposta 2017.
Le donazioni
I Comuni possono inoltre destinare alle misure urgenti di solidarietà alimentare di cui alla presente ordinanza eventuali donazioni, aprendo appositi conti correnti bancari.
Cos’è il Fondo di solidarietà comunale?
Il Governo ha utilizzato il denato del Fondo di solidarietà comunale, ripartito tra i Comuni interessati sulla base del gettito effettivo dell’Imu e della Tasi.
Come funziona?
Il ministero dell’Interno provvede a erogare a ciascun Comune quanto attributo a titolo di Fondo di solidarietà comunale in due rate da corrispondere entro i mesi di maggio e ottobre 2020, di cui la prima pari al 66%, pari dunque a circa 4,3 miliardi come annunciato dal Governo.
La suddivisione
Per l’anno 2020 il Fondo di solidarietà comunale è composto dalla quota assicurata attraverso una quota dell’imposta municipale propria (IMU), di spettanza dei Comuni, pari a 2.768.800.000 euro, incrementata dell’ulteriore quota dell’IMU derivante dalla regolazione dei rapporti finanziari connessi con la metodologia di riparto tra i Comuni interessati del Fondo stesso.
Le quote
Più altre quote così ripartite: 25.000.000 di cui all’art. 1, comma 449, lettera d-bis), della legge 11 dicembre 2016, n. 232; 3.753.279.000 di cui all’art. 1, comma 449, lettera a), della legge 11 dicembre 2016, n. 232; 5.500.000 di cui l’art. 1, comma 449, lettera d-ter), della legge n. 232 del 2016.
Quanti soldi andranno ai Comuni?
Il Fondo di solidarietà comunale 2020 è stabilito nel complessivo importo di 6.199.513.364,88 euro. Tale importo è integrato di 332.031.465,41 euro derivanti dall’ulteriore quota dell’IMU di spettanza dei Comuni.
Sicilia e Sardegna
L’Agenzia delle entrate – Struttura di gestione – versa al capitolo 3697 dell’entrata del bilancio dello Stato una quota dell’IMU di spettanza dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario, della Regione Sicilia e della Regione Sardegna pari, complessivamente, a 2.768.800.000,00 euro.
La ripartizione dei fondi per ogni singolo Comune
Qui è possibile visionare il Dpcm completo pubblicato in Gazzetta Ufficiale.