Nonostante le raccomandazioni di Palazzo Chigi, non si arresta l’ondata di denunce nei confronti di chi non rispetta le norme contro il coronavirus. Ecco i casi più strani. A Belvedere, nel Siracusano, i carabinieri hanno fermato alcuni giovani pronti per giocare una partita di calcetto. All’altro capo d’Italia, a Milano, i militari hanno invece denunciato un 37enne che stava pescando in Darsena. “A casa mi annoiavo”, si è giustificato l’uomo.
Coronavirus, record di denunciati: i casi più strani
Sabato 21 marzo, le forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio da coronavirus, 208.053 persone e 11.068 sono state denunciate, ancora un record. Salgono così a 1.858.697 le persone controllate dall’11 al 21 marzo, 82.041 quelle denunciate per mancato rispetto di ordine dell’autorità, 1.943 per false dichiarazioni.
Scattano foto del matrimonio
La normativa anti-coronavirus non risparmia neanche i matrimoni. La polizia di Napoli ha denunciato una coppia di sposi che si stava scattando foto ricordo insieme a due amici per violazione delle prescrizioni del decreto governativo.
Scrive “acquisto cannabis” sull’autocertificazione
Esce di casa e, come impone il decreto, ha in tasca l’autocertificazione che presenta alla polizia che lo ferma nel centro storico di Genova. Nelle motivazioni aveva scritto “vado a comprare stupefacente”. L’uomo, un genovese di 26 anni, è stato denunciato per violazione del decreto e segnalato come assuntore di droga alla prefettura.
Picnic al parco in Trentino
Ancora denunce anche in Trentino. Fra gli episodi accertati quello di sette persone che stavano facendo un picnic in un parco a Mezzolombardo, privi dell’autodichiarazione. Denunciati poi una donna di Trento che stava facendo una passeggiata a 10 chilometri dal proprio domicilio. “Tutto ciò ormai non merita più neppure commenti, considerato il drammatico periodo che stiamo vivendo”, sottolinea il Comando provinciale dei carabinieri.
“Quarantena” in strada ad Arezzo
Erano sottoposti alla quarantena, ma sono stati trovati fuori casa dalla polizia municipale e denunciati. A raccontare l’episodio è stato il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli: gli agenti hanno sorpreso dieci persone che si trovavano in giro, ma non avevano una giustificazione specifica. “Ma la cosa piu’ grave – ha sottolineato il primo cittadiano – è che due persone che dovevano essere in quarantena sono state trovate fuori di casa. Non solo non si deve uscire se si è sani, ma si deve rigorosamente restare tra le pareti domestiche se si è in quarantena. Chi non rispetta questa regola, va incontro a una denuncia penale molto pesante”.
Festa di battesimo
Stavano festeggiando la nascita di un bambino in giardino: in undici sono stati denunciati dai carabinieri della compagnia di Pescara. È accaduto a Cappelle sul Tavo, dove amici e parenti sono stati sorpresi a festeggiare all’interno di una pertinenza prospiciente un’abitazione di proprietà.
Coronavirus, Viminale: un milione di controlli, 44mila denunce
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