Le terapie intensive ancora reggono l’impatto della seconda ondata di Covid. Ne è sicuro il commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri.
Coronavirus Arcuri, nessuna pressione sulle terapie intensive
“In Germania a marzo c’erano 30 mila posti di terapia intensiva, sei volte di più che in Italia, dove erano 5 mila; al picco abbiamo avuto nel nostro Paese circa 7 mila pazienti in rianimazione, duemila di più della totale capienza dei reparti. Oggi abbiamo circa 10 mila posti di terapia intensiva e arriveremo a 11.300 nel prossimo mese. Attualmente ci sono circa 3.300 ricoverati in terapia intensiva (per Covid, ndr), quindi la pressione su questi reparti non c’è”.