Coronavirus, Donald Trump attacca i giornalisti e si difende dalle accuse di aver minimizzato i rischi dell’epidemia, pur sapendo quanto fosse pericoloso il covid “Non ho mentito. Quello che ho detto è che non bisognava cadere nel panico”.
Coronavirus, Donald Trump si difende dalle accuse
Donald Trump ha cercato di difendersi nel corso di un briefing alla Casa Bianca, dopo le accuse di aver nascosto la gravità del coronavirus, come rivelato nel libro del giornalista Bob Woodward.
Attacco ai giornalisti
Durante il botta e risposta con i girnalisti, ha replicato ad un cronista della Abc, ed è andato all’attacco “Non ho mentito. Quello che ho detto è che non bisognava cadere nel panico. La sua è una domanda sciagurata”.
Accuse a Woodward
Trump poi ha rilanciato l’interrogativo sul perchè Woodward non ha reso noto prima le sue rivelazioni se potevano salvare vite.
Biden rilancia
“Il virus non è colpa di Trump, ma le morti causate dalla pandemia lo sono perché avrebbe potuto fare qualcosa, invece andava dicendo che non c’era bisogno di distanziamento sociale o di indossare la mascherina e guardate cosa è accaduto”, ha dichiarato il rivale per la corsa alla Casa Bianca, Joe Biden.