Cronaca

Coronavirus, contagio al funerale: 300 persone a rischio, aperta un’inchiesta

Paura per il coronavirus in provincia di Foggia. In particolar modo a San Marco in Lamis, a 17 chilometri di distanza da San Giovanni Rotondo.

Coronavirus a Foggia, la morte del ragioniere

Lo scorso 3 marzo si sono tenuti i funerali di un ragioniere di 75 anni, deceduto nella notte tra il 27 ed il 28 febbraio. L’anziano aveva patologie pregresse, ragion per cui il nesso tra decesso e Covid-19, al momento, non è stato provato neanche dall’autopsia.

A febbraio il ragioniere era stato in provincia di Cremona, a trovare dei parenti. E il 16 febbraio, rientrato a San Marco in Lamis, le sue condizioni sono peggiorate: scoppiato il caso di Codogno, il 75enne avvisò il medico di essere stato in Lombardia.

Il funerale

Il medico di base, dopo la morte del 75enne, avrebbe segnalato al medico legale il viaggio del ragioniere in provincia di Cremona, con conseguente tampone. Prima dell’esito però sarebbe arrivato il via libera per i funerali (presenti circa 300 persone). Il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha parlato di un “errore catastrofico” perché un’ora dopo il funerale è arrivato l’esito del test.

Il ragioniere aveva contratto il virus e da metà a fine febbraio lo ha trasmesso ad almeno altri 4 contatti stretti, tra cui la moglie. La Procura di Foggia ha aperto una inchiesta senza ipotesi di reato né indagati. Ma il procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro aspetta un’informativa dei carabinieri e una relazione della Asl per capire come sono andate realmente le cose .

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