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Coronavirus, la Francia come l’Italia: chiusi bar e ristoranti ma si andrà a votare

Di fronte “ad un’accelerazione della diffusione del coronavirus e ad un aumento delle persone in terapia intensive”, “ho deciso fino a nuovo ordine la chiusura da questa mezzanotte di tutti i luoghi pubblici non essenziali: i ristoranti, i caffè, i cinema, le discoteche“. Ad annunciarlo è il primo ministro francese, Edouard Philippe nel corso di un suo intervento dopo aver osservato “che le misure annunciate in precedenza non erano state rispettate a sufficienza”.

Coronavirus in Francia, chiusi bar e ristoranti

“I luoghi di culto resteranno aperti ma le cerimonie saranno rinviate”, precisa Philippe. “Resteranno chiusi tutti i negozi salvo quelli essenziali. Resteranno aperti tra gli altri gli alimentari, le banche, le stazioni di rifornimento in carburanti, i tabacchi, le edicole, le farmacie”. Anche il trasporto pubblico urbano, “continuerà a funzionare normalmente”.

“Abbiamo sollecitato il Comitato scientifico che ci ha confermato che il primo turno delle elezioni amministrative previsto domani poteva essere svolto come previsto mantenendo le distanze e dando priorità agli anziani. Quindi domani le elezioni sono previste regolarmente“, ha continuato Philippe. “Sono sicuro che i francesi dimostreranno domani calma, civismo e capacità a rispettare le regole che ci sono per la sicurezza e salute di tutti noi”.

I numeri

In Francia 12 decessi e 838 casi confermati in più in 24 ore legati al coronavirus. Complessivamente in Francia ci sono 4.499 casi positivi al Covid-19 e 91 morti. E’ quanto rende noto il ministero della Sanità francese. Il direttore generale della Sanità tansalpino, Jerome Salomon ha annunciato “la fase 3” dell’epidemia.

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