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Emergenza Coronavirus, l’infettivologo Galli: “Le mascherine chirurgiche durano un giorno”

Emergenza Coronavirus, l’infettivologo Massimo Galli, responsabile del dipartimento malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha spiegato che le mascherine chirurgiche dopo un giorno di utilizzo devono essere buttate e sostituite. Galli vuole chiarire una volta per tutte come vanno usati i dispositivi di protezione individuale che da questa settimana sono obbligatori in Lombardia.

Emergenza Coronavirus, l’infettivologo Galli sull’utilizzo corretto delle mascherine chirurgiche

Galli invita a non riutilizzare le mascherine, che sono pensate per essere usa e getta. La scarsità di dispositivi in commercio può spingere le persone a cercare di riciclarli, ma questo sarebbe un errore.

L’infettivologo ha ricordato che esiste un “prototipo di due giovani ricercatrici, che consiste in “un sistema combinato di ultravioletti ed ozono che sterilizza molte cose, probabilmente anche le mascherine“.

Ma il punto, ha aggiunto, è quanto si possa riuscire a riciclare le mascherine chirurgiche che “possono essere danneggiate facilmente se le si indossa tutto il giorno”. Quanto alle mascherine Fp2 l’infettivologo ha sottolineato che “non hanno una funzione legata alla popolazione generale ma servono agli operatori sanitari”.

L’infettivologo sull’ipotesi riapertura a maggio

Per quanto riguarda il progressivo ritorno alla normalità Galli: “L’ipotesi della riapertura a maggio è la più perseguibile e attendibile”, ha detto il primario dell’ospedale Sacco di Milano ad Agorà su Rai 3. Per quanto riguarda le scuole, “meglio che non riaprano proprio per tutta una serie di ottimi motivi. Mi chiedo anche quale senso avrebbe riaprirle per pochi giorni a maggio.


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