Emergenza coronavirus, parla il presidente dell’ISS Brusaferro “La curva a livello nazionale decresce, questo è anche merito degli interventi decisi su nuovi focolai. I dati sull’epidemia raccontano la storia di un Paese con livelli di circolazione diversi”.
Coronavirus, la conferenza stampa dell’ISS: parla Brusaferro
Le dichiarazioni del presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro durante la conferenza stampa all’Istituto sull’andamento epidemiologico dell’epidemia di Covid-19
C’è una forte reattività nel segnalare e intervenire precocemente sui nuovi focolai. I dati raccontano la storia di un Paese con livelli di circolazione diversi a seconda delle regioni. I test permetteranno di convivere con il virus e in particolare con il livello di contagiosità R sotto 1. La fase di riapertura andrà fatta con grande cautela. Dovremo ripensare e riorganizzare la nostra visione della vita sia nei trasporti che nel lavoro e nelle attività quotidiane.
L’importanza delle zone rosse
Durante la conferenza stampa è intervenuto anche l’epidemiologo Giovanni Rezza, che ha parlato dell’importanza delle zone rosse per la fase 2, rintraccio e isolamento dei contatti e azioni di contenimento ed eventuale creazione di zone rosse – afferma Rezza – torneranno ad essere una delle misure importanti quando non ci sarà piu il lockdown del Paese.
I dati sui decessi
Un aumento dei morti pari o superiore al 20% nel periodo 1 marzo – 4 aprile 2020 rispetto al dato medio dello stesso periodo degli anni 2015-2019 è stato rilevato dall’Istat. Il maggiore incremento dei decessi riguarda gli uomini e le persone maggiori di 74 anni di età. Le differenze tra i generi sono particolarmente accentuate nei più anziani residenti al Nord, per gli uomini infatti si osserva un incremento dei decessi del 158% a fronte del 105% per le donne, nella classe di età 75 e più.