Cronaca

Coronavirus, ecco tutte le limitazioni Regione per Regione

I presidenti delle regioni, preoccupati dai contagi portati in Italia soprattutto dai giovani di ritorno dalle vacanze all’estero, corrono ai ripari. Senza eccezioni, da Nord al Sud, i governatori provano a inserire dei filtri per evitare che i casi aumentino in modo esponenziale.

Coronavirus, le nuove limitazioni

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza «che prevede test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone, per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna». Inoltre la Colombia è stata aggiunta alla lista dei Paesi per cui è previsto divieto di ingresso e transito.

Scatta la quarantena per chi proviene dall’area extra Schenghen o da Romania e Bulgaria (ordinanza Speranza del 24 luglio). Su questo fronte ci sono disposizioni regionali che già impongono tamponi e, in alcuni casi, quarantene.

Stretta sulle discoteche

Con l’avvicinarsi di Ferragosto incontro fra governo e Regioni sulla stretta per contrastare il fenomeno degli assembramenti nei locali all’aperto dove non vengono rispettate le misure anti-Covid, a partire dal distanziamento. Almeno la metà dei governatori sarebbe però contrario a ulteriori provvedimenti.

Si attende un nuovo incontro nella giornata del 13 agosto. Durante l’incontro il ministro Speranza ha letto un’informativa segnalando il problema delle discoteche e degli stabilimenti affollati durante questo tipo di eventi e avrebbe parlato della necessità di prendere ulteriori provvedimenti.

Riprendono i controlli al Brennero

Dal 13 agosto al Brennero riprendono i controlli sanitari per entrare in Austria. L’annuncio è arrivato dal governatore del Tirolo Günther Platter. Il 50% dei nuovi casi di coronavirus scoperti in Austria erano imputabili a persone che ritornavano da paesi a rischio, soprattutto dai Balcani. Così il ministero della Salute autriaco ha deciso di controllare non solo il confine con la Stiria e la Carinzia, ma anche il Brennero, per scoraggiare chi faceva chilometri in più per evitare il controllo. «La libertà di circolazione è un bene che va tutelato, ma la salute pubblica non può essere messa a repentaglio da chi aggira i controlli», ha detto Platter.

In Emilia Romagna ordinanza superata dalla disposizione nazionale

Era in vigore dal 12 agosto in Emilia-Romagna l’obbligo di fare il tampone per chi rientrava dalle vacanze da Spagna, Grecia, Croazia e Malta. L’ordinanza regionale è però stata superata dall’ordinanza del ministro Speranza. «Si tratta di un provvedimento – ha spiegato l’assessore alla Salute Raffaele Donini riferendosi all’ordinanza di Speranza – che avrà le stesse caratteristiche che avevamo indicato nei nostri protocolli. Una scelta che abbiamo condiviso, assieme alle altre Regioni italiane, perché l’efficacia delle norme potrà essere maggiore se adottata su tutto il territorio nazionale».

La situazione in Puglia

Il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, dopo diversi focolai nella regione legati ai rientri dalle vacanze di giovani, ha imposto l’obbligo di quarantena per chi rientra da Grecia, Malta e Spagna. L’obbligo di quarantena di 14 giorni per i residenti in Puglia, si aggiunge all’obbligo di quarantena già previsto dalle leggi nazionali per numerosi Paesi esteri. «Vi ricordo – ha detto Emiliano – che rimane l’obbligo per tutti coloro che arrivano da altre regioni italiane e da tutti i Paesi esteri di autosegnalarsi». Per coloro che si autosegnalano si attiva la sorveglianza attiva da parte dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl.

Sardegna

In Sardegna sì alle serate in discoteca e in altri locali notturni, solo all’aperto, rispettando le misure per combattere il coronavirus, dal divieto di assembramento all’obbligo di distanziamento interpersonale di almeno un metro (due se si accede sulla pista da ballo) «a seconda della capienza massima del locale». Lo prevede l’ordinanza firmata dal governatore Christian Solinas. La scelta di tenere aperti questi locali, spiega il governatore è dettata dall’«attuale situazione epidemiologica del contagio da Covid-19 nel territorio sardo». In discoteca dovranno essere presenti erogatori di soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani e la somministrazione di alimenti e bevande dovrà essere effettuata con piatti e bicchieri monouso. Nel locale potranno entrare clienti occupando al massimo il 70% della capienza autorizzata nella licenza.

In Campania test per tutti i campani che rientrano dall’estero

Una nuova ordinanza del governatore della Campania Vincenzo De Luca impone a tutti i residenti della regione die rientro dalle vacanze all’estero «con tratte dirette o attraverso scali o soste intermedie nel territorio nazionale», l’obbligo di segnalarsi alla competente Asl per essere sottoposti a test sierologici o tamponi. De Luca chiede al governo «il massimo rigore» e di assumere «decisioni immediate per spegnere da subito ogni focolaio di contagio». E vuole chiamare a rispondere, anche sul piano penale, «quegli operatori che subordinano la vita delle persone ai propri affari, ignorando le regole di sicurezza». Due i fenomeni gravi sotto la lente del governatore: «l’abbassamento forte dell’età dei contagiati e il dilagare di contagi importati da altri Paesi, anche da parte di nostri connazionali». Diventa zona rossa il set di un celebre programma tv, il “Boss delle cerimonie”, chiusa con un’ordinanza la sindaca di Sant’Antonio Abate (Napoli) Ilaria Abagnale. Una mini zona rossa per contenere il coronavirus, dopo il numero elevato di contagi registrati nella struttura ricettiva. Dopo un primo caso di positività che ha colpito i titolari, sono stati avviati i tamponi per personale e residenti nel complesso. La struttura dovrebbe riaprire dal prossimo 25 agosto. L’altra struttura ricettiva collegata al focolaio, temporaneamente chiusa, è l’hotel Villa Palmentiello.

In Sicilia controlli sugli arrivi dall’estero

Nuovo giro di vite in Sicilia per prevenire la diffusione del coronavirus, dove i dati degli ultimi giorni sono in aumento. Il governatore Nello Musumeci ha firmato un’ordinanza con la quale si impongono misure di controllo sanitario su quanti rientrano da Malta, Spagna e Grecia, dopo i casi di persone risultate positive al Covid-19 dopo essere tornate da uno dei tre Paesi.

Nel Lazio test alle barriere autostradali di ingresso nella Capitale

Nel Lazio non è stata definita una nuova ordinanza specifica, anche se era stato proprio l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato a parlare per primo dei test rapidi da effettuare. Intanto prosegue l’attività alle barriere autostradali di Roma Nord e Roma Est per intercettare e sottoporre a test i viaggiatori provenienti da Bulgaria, Romania e Ucraina. Eventuali casi positivi alla sieroprevalenza vengono subito isolati e sottoposti al tampone rapido. Intanto la manifestazione d’interesse pubblica dell’ospedale Spallanzani di Roma per la ricerca dei volontari per la sperimentazione del vaccino anti Covid-19 ha superato le 4 mila adesioni.

Lombardia valuta test e autodenuncia per chi torna dall’estero

Continuano a salire i contagi per coronavirus in Italia. I maggiori incrementi si registrano il 12 agosto in Lombardia (+102). Per ora nessuna decisione diversa da quella nazionale dalla Lombardia, che sta valutando se rendere obbligatorio test e autodenuncia per chi rientra nella regione dall’estero. Per il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana l’adozione dell’ultima ordinanza di Speranza è una «decisione importante: il Governo ha accolto con favore le sollecitazioni e le preoccupazioni della Lombardia e delle Regioni sui nuovi contagi da Covid19, concordando la formulazione di linee guida nazionali, con l’obbligo del tampone entro 48 ore, per chi rientra o arriva in Italia dai Paesi europei con il maggior numero di contagi in questo momento».

In Abruzzo via libera agli sport di contatti e/o di squadra

In Abruzzo via libera agli sport di contatto e di squadra, con la possibilità di far svolgere eventi e competizioni sportive. Lo ha stabilito l’ordinanza firmata dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, che autorizza nelle manifestazioni sportive anche la presenza di pubblico e spettatori, anche se in numero ridotto. La presenza di pubblico è consentita esclusivamente nei settori degli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e l’assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d’aria, nel rispetto del distanziamento interpersonale, sia frontalmente che lateralmente, di almeno un metro. C’è anche l’obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie.

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