Coronavirus, la protesta scatenata nelle carceri italiane nelle ultime ore è arrivata anche a Milano: detenuti in rivolta al carcere di San Vittore.
Coronavirus, rivolta al carcere San Vittore a Milano
Dopo Foggia, Poggioreale e Salerno, la protesta dei detenuti è scoppiata anche al carcere di San Vittore di Milano.
Le prime proteste nelle carceri di tutta Italia si sono registrate già domenica 8 marzo, dopo la decisione di vietare i colloqui con i parenti, stabilita nel decreto del Governo per combattere la diffusione del nuovo coronavirus e firmato nella notte fra sabato 7 e domenica 8 marzo.
Le proteste
Le proteste al carcere di Milano sono scoppiate nella mattina di lunedì 9 marzo, intorno alle 10.30.
Le strade attorno al carcere sono state chiuse, e sul posto sono intervenuti polizia, carabinieri, polizia penitenziaria e polizia locale.
Necessario anche l’intervento dei Vigili del Fuoco: si sono infatti registrati degli incendi appiccati dagli stessi detenuti che hanno dato fuoco a lenzuola e coperte.
Alle 19:30 di lunedì 9 marzo i Vigili del Fuoco hanno annunciato di aver chiuso il loro intervento a Milano, mentre restano aperti diversi fronte nelle altre carceri italiane.
I detenuti sui tetti
Una ventina di detenuti sono saliti sui tetti della casa circondariale di San Vittore a Milano mentre dalle finestre si levava un denso fumo nero frutto, probabilmente, dell’incendio di suppellettili nelle celle.
I disordini
Sembra che a dar vita alla protesta siano stati i detenuti de ‘La Nave’ il reparto modello riservato a chi soffre di forme di dipendenza.
La protesta si è estesa a macchia d’olio e ha coinvolto 23 strutture in tutta Italia, da Modena a Rebibbia all’Ucciardone.