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Coronavirus, mezzo milione di tamponi da un’azienda di Brescia agli Stati Uniti. Sarebbero bastati per le esigenze di tutto il Nord

Una notizia sorprendente arriva da Brescia. Un’azienda italiana ha venduto mezzo milione di tamponi agli Stati Uniti. Mezzo milione di kit trasferiti a Memphis con un aereo militare. La notizia non era trapelata. Mercoledì l’America aveva festeggiato per l’arrivo di un carico di tamponi, appunto mezzo milione di pezzi.

Azienda di Brescia vende mezzo milione di tamponi per il coronavirus agli Stati Uniti

Una scorta impressionante: nel nostro Paese dall’inizio dell’epidemia ne sono stati fatti poco più di 100 mila. Ma quella provvista sbarcata negli Usa proveniva dalla base americana di Aviano, poco distante da Pordenone. Sì, in Italia c’era una colossale riserva di test diagnostici, disponibile a poche decine di chilometri dall’epicentro del Covid-19: strumenti che le nostre regioni cercano in tutti i modi per arginare la diffusione del morbo ma che non riescono a trovare.

Il carico dall’Italia è partito dalla base militare Usa di Aviano, nei pressi di Pordenone, lunedì 16 marzo ed è arrivato ieri a Menphis, trasportato da un aereo dell’Air Force, l’aeronautica americana. Il primo a dare la notizia è stato il sito defenseone.com, che ha pubblicato anche una foto che ritrae la stiva dell’aereo militare in questione (quadrireattore C-17 Globemaster) pieno dei kit in questione. Secondo quanto scrive Repubblica, il post – comparso su Instagram – è poi stato rimosso. A stretto giro, tuttavia, è arrivata l’ufficialità con le parole del portavoce del Pentagono, Jonathan Hoffman, che però non aveva precisato quale fosse l’azienda italiana da cui gli Usa hanno acquistato il materiale medico.



L’azienda è la Copan Diagnostics di Brescia

È stata Repubblica, invece, a svelare il nome: si tratta della Copan Diagnostics di Brescia, una delle città che sta pagando il dazio più alto al diffondersi dell’epidemia di Covid-19. A stretto giro è arrivata anche la conferma dell’ambasciatore Lewis Einsenberg: “Siamo lieti che l’azienda italiana Copan Diagnostics continui a produrre tamponi per i test del Covid-19 – ha detto a Repubblica – in quantità sufficienti per soddisfare le richieste in Italia e le vendite all’estero.
Il settore privato italiano contribuisce a salvare vite nel mondo. Mi congratulo per questo sforzo. Gli Stati Uniti continueranno ad acquistare questi tamponi da aziende italiane secondo le proprie necessità – ha aggiunto – Gli Stati Uniti e l’Italia continuano a lavorare insieme in strettissima collaborazione“.

La trattativa

Tutti da capire i particolari della trattativa tra gli Stati Uniti e la Copan Diagnostics. La società ha 600 dipendenti e sedi in tutto il mondo: produce milioni e milioni di tamponi a settimana venduti ovunque, dall’Europa all’America fino all’Asia, con una produzione che si è chiaramente moltiplicata con l’esplosione della pandemia del coronavirus.

Il segretario di stato americano Mike Pompeo ha fatto sapere di avere avuto un colloquio telefonico con il ministro degli esteri Luigi Di Maio. I capi della diplomazia americana e italiana – si legge in una nota del Dipartimento di stato Usa, hanno sottolineato “la forza delle relazioni tra Italia e Stati Uniti di fronte all’emergenza coronavirus”.


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